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Reddito Cittadinanza, 250mila famiglie saranno senza entro il 2023. Cosa succederà dopo?

Economia
©Ansa

Che futuro ha davanti chi non si vedrà rinnovare il sostegno? Le strade sono diverse. C'è chi dal 2024 riceverà l'Assegno di inclusione: saranno le famiglie con almeno una persona over-60, una persona diversamente abile di cui prendersi cura o dei figli minorenni a carico. Poi c'è chi avrà il Supporto Formazione e Lavoro. E ancora: qualcuno verrà preso in carico dai servizi sociali e potrebbe tornare a beneficiare del Reddito per gli ultimi mesi dell'anno. Più di 100mila famiglie resteranno senza sussidi

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Su un totale di 896mila famiglie che fino a oggi – 1° agosto – hanno beneficiato del Reddito di cittadinanza, tra le 160 e le 170mila non lo riceveranno più. O almeno: questi sono i nuclei che sono già stati avvisati della sospensione dell’aiuto economico. Entro la fine del 2023, secondo le stime dello stesso governo, il numero salirà a 250mila. Entro il 2024 si arriverà poi a 436mila. Ma cosa succede a chi perde il Reddito di cittadinanza?

Cosa succede adesso? Le tre ipotesi

Non tutti gli italiani che si ritroveranno senza il sussidio hanno davanti lo stesso futuro. Innanzitutto, ci sono circa 690mila famiglie che lo terranno fino alla fine dell’anno e poi riceveranno l’Assegno di inclusione. Poi ci sono le circa 436mila famiglie che avranno il Supporto Formazione e Lavoro, perché sono considerate “occupabili”. Ma attenzione: qui lo scenario si complica, perché potrebbero anche essere prese in carico dai Comuni e dai servizi sociali. In tal caso, almeno fino alla fine dell’anno, tornerebbero a ricevere il Reddito di cittadinanza. Poi c’è un’altra fascia ancora, di cui si sente parlare meno. Più di 100mila famiglie – ma potrebbero essere molte di più – non avranno alcun sussidio, non rientrando nei criteri economici fissati per poterli ottenere.

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I beneficiari delle diverse misure

A mantenere il Reddito nei prossimi mesi, per poi passare all’Assegno di inclusione, saranno i nuclei familiari con all’interno almeno una persona over-60, una persona diversamente abile di cui prendersi cura o dei figli minorenni a carico. Tutti gli altri avranno invece il Supporto Formazione e Lavoro, destinato a chi ha reddito Isee inferiore a 6mila euro; chi ha età tra i 18 e i 59 anni; chi non ha in famiglia disabili, minori o ultrasessantenni. Dovranno però partecipare ad attività di formazione obbligatorie: si tratta infatti di un rimborso spese e non di un sussidio come il Reddito. L’importo massimo è di 350 euro al mese per 12 mesi, non più rinnovabili.

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