“Nel 2022 sono stati recuperati 20 miliardi di evasione”. Lo ha detto il direttore dell'Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini intervenendo al convegno "Facciamo l'Italia semplice". "E' un fatto di giustizia nei confronti di tutti coloro che pagano e non è una persecuzione verso nessuno”, ha aggiunto. Salvini rilancia la pace fiscale: "Aiutare chi non ce la fa, evasori totali in galera". Pichetto: "Condono va valutato, si può fare"
"Il contrasto all'evasione non è volontà di perseguitare qualcuno". Lo ha dichiarato il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, intervenendo al convegno "Facciamo l'Italia semplice". E ha aggiunto: "E' un fatto di giustizia nei confronti di tutti coloro che, e sono la stragrande maggioranza, le tasse anno dopo anno le pagano". "Il nostro è un lavoro essenziale per il funzionamento di tutta la macchina pubblica - ha detto Ruffini - perché se vogliamo garantire i diritti fondamentali della persona indicati e tutelati nella nostra Costituzione, servono risorse". Parole che sebrano rispondere alle dichiarazioni di sabato del ministro dei Trasporti Salvini che, da parte sua è tornato a parlare di pace fiscale, definendola un "vantaggio per lo Stato che incassa una marea di miliardi da usare per stipendi e pensioni e significa una liberazione per 15 milioni di persone".
Salvini: "Aiutare chi ha bisogno, evasori totali in galera"
Il ministro ha poi sottolineato che ad oggi ci sono "15 milioni di italiani che hanno fatto la dichiarazione dei redditi, ma hanno un conto aperto con l'Agenzia delle entrate". "Non posso pensare - ha proseguito Salvini - che un terzo degli italiani, tolti i minorenni, sono persone che hanno avuto un problema con il fisco, non ce l'hanno fatta a pagare tutto quello che dovevano. Dovrebbero essere aiutati non condannati. Poi gli evasori totali per quanto mi riguarda vanno in galera".
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Nel 2022 recuperati 20 miliardi da evasione
Nel corso del convegno Ruffini ha poi affermato: "Nel 2022 abbiamo recuperato nel complesso la cifra record di oltre 20 miliardi di evasione. Il più importante risultato di sempre". Attraverso le lettere di compliance, ha spiegato, "abbiamo restituito al bilancio dello Stato 3,2 miliardi di euro", mentre tramite l'attività antifrode "siamo riusciti a intercettare o a bloccare 9,5 miliardi di euro".
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Viceministro Leo: "Pace fiscale? Preferirei chiamarla tregua"
Pace fiscale? "Preferirei chiamarla tregua, in vista delle riforma, che già oggi abbiamo all’attenzione e che dovrà essere gestita nei mesi di novembre e dicembre" ha dichiarato poi il viceministro dell’Economia Maurizio Leo, intervenendo in collegamento al convegno ‘La sfida democratica’ organizzato da Aspen Institute Italia con Assolombarda. Per quanto riguarda la pace fiscale, inoltre, Leo ha evidenziato che “già ci sono dei provvedimenti in atto, perché la tematica della rottamazione e della definizione delle liti dovrà trovare poi uno sviluppo nei mesi successivi di ottobre e novembre, quando si dovranno pensare delle rate”.
Pichetto: "Condono significa valutazione su chi è in grado di pagare"
Mentre il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto, arriva a evocare il condono, scatenando un mare di reazioni: "È una cosa che deve essere valutata e può essere fatta - assicura Pichetto - dipende dai contenuti. Condono deve significare una valutazione su chi è in grado di pagare".
Opposizioni all'attacco
Per contro il Pd stronca il piano del leader leghista, sottolineando come dietro alla parola espressione "pace fiscale" si debba leggere la parola "condono". E il capogruppo al Senato, Francesco Boccia, si è detto "allibito" per le parole di Pichetto, definendole "inqualificabili". Per il leader di Azione, Carlo Calenda, la proposta di Salvini "è un balla": "Abbiamo approvato una delega in cui la pace fiscale non c'è. Questo Paese ha cento miliardi di evasione fiscale che vanno recuperati per abbassare le tasse". Per Chiara Appendino dei Cinque Stelle le parole del ministro dell'Ambiente sono "uno schiaffo a chi paga le tasse".