
Vacanze, fino a 140 euro a settimana per i centri estivi: per 2 mesi 1.000 euro a figlio
I numeri emergono dalle ricerche di Adoc ed Eures. Considerando che in Italia il periodo di chiusura delle scuole è di circa 12 settimane e ipotizzando che una coppia di genitori - andando in ferie anche parzialmente sfalsate - riesca a coprire soltanto una parte di questo tempo, il costo medio che dovrebbe sostenere per il restante periodo di 8 settimane sarebbe pari a 1.124 euro, arrivando a circa 2.200 euro la spesa totale per una famiglia con due figli

In attesa di partire per le vacanze molte famiglie devono sostenere i costi per i centri estivi che sono troppo alti e spesso inaccessibili per la maggioranza dei genitori. Adoc (L'Associazione per la difesa e l'orientamento dei consumatori) ed Eures hanno realizzato un'indagine sui costi medi dei centri estivi, con un focus su 5 città: Milano, Bologna, Roma, Napoli e Bari
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E dalla ricerca emerge che il costo medio in Italia per mandare i propri figli in un centro estivo privato è pari a 140,50 euro per una settimana ad orario pieno, mentre il prezzo scende a 95,80 euro per mezza giornata
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Considerando che nel nostro Paese il periodo di chiusura delle scuole è di circa 12 settimane - rispetto alle 6/8 settimane in Germania, Francia o Regno Unito - e immaginando che una coppia genitoriale, andando in ferie anche parzialmente sfalsate, riesca a coprire soltanto una parte di questo tempo, il costo medio che dovrebbe sostenere per il restante periodo di 8 settimane sarebbe pari a 1.124 euro, arrivando a circa 2.200 euro la spesa totale per una famiglia con due figli
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"Quella della chiusura scolastica e di dove lasciare i propri figli è una problematica che ricade esclusivamente sui genitori, ancora più grave per quei nuclei in cui entrambi lavorano o sono senza la famiglia di origine, o dove il carico pesa solo sulle madri. Non è possibile ipotizzare un sostegno a carico dei nonni o per mancanza di una rete familiare o perché ancora legati al mercato del lavoro a causa dell’allungamento della speranza di vita", afferma Anna Rea, presidente Adoc
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Nell’ipotesi più realistica in cui la famiglia riesca ad iscrivere i propri bambini ad un centro estivo “soltanto” per 5 settimane, il costo totale da sostenere scenderebbe a 702 euro per il primo figlio, a cui occorrerebbe aggiungere altri 671 euro circa per ogni figlio “aggiuntivo”, per un totale di 1.373 euro per una famiglia con due figli e di 2.040 per una famiglia con tre figli
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Differente è il caso dei centri estivi convenzionati che possono offrire prezzi calmierati grazie ai fondi stanziati dai Comuni per le poche famiglie che riescono ad accedere ai bandi pubblici. La ricerca infatti evidenzia come, considerando un costo medio settimanale di un centro estivo convenzionato pari a 50 euro, una famiglia con due bambini si troverebbe a sostenere una spesa di 782 euro per 8 settimane: 400 euro per il primo figlio e 382 euro per il secondo, applicando il medesimo sconto del 4,5% dei centri privati e di 490 euro per 5 settimane

Dallo studio di Adoc ed Eures risulta che Milano è la più cara. Gli scarti che si evidenziano, in base all’area geografica di riferimento, sono rilevanti. Al Nord il costo medio per una settimana in un centro estivo privato a tempo pieno è di 159 euro, al Centro scende a 123 euro, mentre al Sud si riduce ulteriormente a 105 euro, per mezza giornata i costi sono rispettivamente di 114 euro al Nord, 87 euro al Centro e 69 euro nel Mezzogiorno

Milano è la città più costosa, il prezzo medio dei centri estivi privati si attesta a 207,07 euro a settimana per il tempo pieno e 163,10 euro per l’orario ridotto. Inferiore il costo medio di un centro estivo a Bologna, che scende a 109,60 euro settimanali per l’orario pieno e a 86,50 euro per l’orario ridotto. A Roma il costo medio settimanale di un centro estivo privato con un orario pieno risulta pari a 123,10 euro, mentre scende a 87,50 euro per l’orario ridotto

La situazione dei centri estivi nel Mezzogiorno, coerentemente al costo della vita inferiore, è più vantaggiosa almeno dal punto di vista economico, ma - sottolinea la ricerca - decisamente più carente sul fronte dell’offerta. A Napoli il costo medio per un centro estivo con orario pieno è pari a 105,30 euro a settimana, mentre il costo scende a 76 euro per l’orario ridotto. A Bari, infine, il costo per i centri estivi con orario pieno è di 100 euro a settimana, mentre è di 65,40 euro per quelli che prevedono anche l’orario ridotto

"Le agevolazioni per le spese di iscrizione ai centri estivi sono poche e insufficienti a coprire i costi da sostenere e il contributo riconosciuto si basa sull’Isee del nucleo familiare. Per ottenere le agevolazioni bisogna avere un Isee basso e per averlo o sei povero o sei un evasore. I limiti della situazione economica sono eccessivamente rigidi, ci sono moltissime famiglie in difficoltà, anche quelle con un reddito medio", ha spiegato Anna Rea

Un’altra problematica riguarda poi la mancanza di una continuità formativa per bambini e ragazzi. Per l’Adoc bisognerebbe incentivare servizi di quartiere, o a livello condominiale, soprattutto nei piccoli centri sprovvisti di centri estivi, anche attraverso una sburocratizzazione che però non sia a scapito della salute e della sicurezza dei bambini

Per il Presidente di Eures, Fabio Piacenti, bisogna ripensare alla città con spazi dedicati ai minori, recuperando aree dismesse e inutilizzate per creare servizi permanenti per i bambini e i ragazzi con aspetti positivi per le famiglie e per le conseguenti prospettive occupazionali che si verrebbero a creare
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