
Dl Lavoro, ipotesi fringe benefit base di mille euro per tutti e bonus figli di 660 euro
Governo e maggioranza ragionano sulle modifiche al Dl Lavoro prima dell’approdo in Aula previsto la settimana prossima. L’ostacolo principale sono le coperture, con il Mef in cerca di risorse per estendere l’innalzamento della soglia di detassazione. Allo studio anche una proroga dello smart working oltre il 30 giugno con l’inclusione dei lavoratori fragili e dei genitori con figli under 14

Il governo Meloni pensa a modifiche da apportare al Dl Lavoro all'esame della commissione Affari Sociali del Senato: tra le proposte della maggioranza spiccano l’allargamento della platea beneficiaria della detassazione sui fringe benefit e la proroga dello smart working in scadenza al 30 giugno. Ecco nel dettaglio le ipotesi allo studio
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La volontà dell'esecutivo è di allargare la platea dei beneficiari della detassazione dei fringe benefit. Nella prima bozza del Decreto Lavoro il tetto esentasse per la copertura della retribuzione alternativa al denaro saliva dagli attuali 258 euro a 3mila euro, ma solo per i dipendenti con figli. L’idea allo studio è di abbassare la soglia a mille euro per tutti premiando allo stesso tempo le famiglie con un bonus di 660 euro a figlio
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Volendo fare una simulazione, con l’approvazione della nuova soglia il fringe benefit per un lavoratore senza figli sarebbe stabile a mille euro, aumenterebbe a 1.660 euro per chi ha un figlio, mentre per chi ne ha 3, il massimo coperto dal bonus, si arriverebbe a 2.980 euro, poco meno dei 3mila previsti nel testo licenziato da Palazzo Chigi
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Il principale ostacolo all'approvazione della modifica al Dl Lavoro è la copertura finanziaria. L’allargamento della platea del fringe benefit costerebbe infatti 250 milioni a fronte dei 142 milioni previsti in origine dal decreto che innalzava la soglia a 3mila euro solo per i dipendenti con figli
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Un'altra modifica al Dl Lavoro riguarda il rifinanziamento dello smart working. L’orientamento della maggioranza in questo caso è per una proroga oltre il 30 giugno con l’estensione della platea oltre che ai dipendenti fragili, già previsti nella prima versione, anche ai genitori con figli under 14. Anche in questo caso il problema riguarda le coperture sulle quali è in corso la valutazione del Mef
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In attesa del pronunciamento del Tesoro sulle coperture delle modifiche al Dl Lavoro in merito all'allargamento della platea beneficiaria del fringe benefit esentasse e della proroga dello smart working, gli emendamenti sono stati accantonati nell’esame del provvedimento in commissione Affari Sociali del Senato

Obiettivo dichiarato dal presidente della commissione Affari Sociali Francesco Zaffini è di chiudere l’esame del Dl Lavoro in vista dell’approdo del testo in Aula a Palazzo Madama il 13 o 14 giugno. Secondo il senatore di Fdi la volontà è di "contribuire a migliorare un po’ il provvedimento, che è importante e che noi vogliamo lavorare. Qualcosa dell’opposizione verrà recepito, lo spirito è buono"
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