Dalla prima rata dell’Imu al versamento dell’Iva relativa alla liquidazione di maggio: quali sono le scadenze di questo mese (in particolare attenzione al calendario dal 16 in poi). Ecco chi dovrà pagare cosa
Anche a giugno ci sono in programma diverse scadenze e adempimenti fiscali. Le principali sono il versamento dell’acconto Imu e il primo acconto delle imposte sui redditi. Le tappe e i pagamenti sono ricordati dal sito di settore InformazioneFiscale
Il 16 giugno scade il versamento dell’acconto dell’imposta dovuta dai proprietari di fabbricati (Imu). Sono tenuti a pagare: il proprietario dell’immobile, il titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie, il genitore assegnatario della casa familiare a seguito di provvedimento del giudice, il concessionario nel caso di concessione di aree demaniali, il locatario per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria
Entro il 16 giugno bisognerà anche provvedere agli adempimenti periodici. Nello specifico: il versamento dell’Iva relativa alla liquidazione del mese di maggio 2023, ritenute su redditi da lavoro dipendente e contributi Inps di maggio 2023, ritenute su lavoro autonomo di maggio 2023
Lunedì 26 giugno 2023 scade il tempo per inviare gli elenchi Intrastat da parte dei contribuenti mensili, relativi alle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi rese nel mese precedente nei confronti di soggetti Ue
Il 30 giugno c’è poi il termine per il pagamento del saldo e del primo acconto di Iperf, Ires, Irap e imposte sostitutive emerse dalla dichiarazione dei redditi
È possibile ricorrere alla rateizzazione per il saldo e il primo acconto delle imposte sui redditi, così come i contributi previdenziali eccedenti il minimale: massimo di sei quote da versare entro il mese di novembre
La parte finale del mese segna anche la chiusura della finestra temporale per l’accesso alla rottamazione quater delle cartelle. In un primo momento il termine era stato fissato al 30 aprile, ma il decreto legge 51/2023 lo aveva rimandato al 30 giugno 2023
Infine, si ricorda che entro il 30 giugno 2023 i titolari di utenze per la fornitura di energia elettrica ad uso domestico possono presentare domanda di esonero dal canone Rai