Proroga smart working, ecco chi ha diritto e chi no con le nuove regole
Il decreto Milleproroghe, poi convertito in legge, prevede la re-introduzione del lavoro agile per i fragili e i genitori con figli under 14 e lo proroga senza accordo aziendale fino a fine giugno
Alcune novità per lo smart working sono state introdotte dalla legge di conversione del decreto Milleproroghe, appena approvata dal Parlamento
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Nello specifico, il termine per lo smart working senza accordo aziendale viene prorogato fino alla fine di giugno
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Nel privato riguarderà sia i lavoratori fragili che quelli con figli under 14, mentre nel pubblico solo i fragili
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Per i fragili, come il ricorda Il Sole 24 Ore, il diritto al lavoro agile non incontra il limite della compatibilità delle mansioni con la prestazione da remoto
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Nel caso in cui queste ultime non siano compatibili si prevede la destinazione a una diversa mansione senza alcuna decurtazione retributiva
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Manca invece, prosegue ancora il quotidiano economico, la possibilità di far svolgere attività di formazione anche a distanza
Viene invece ripreso il diritto allo smart anche per i genitori di figli under 14. La possibilità era scaduta al 31 dicembre 2022. La condizione per usufruirne, in questo caso, è che non vi sia nel nucleo familiare un altro genitore che non lavora o gode di strumenti di sostegno al reddito
Riaperta anche la possibilità di lavorare da casa per i lavoratori per cui il medico competente attesta il maggior rischio di contagio da Covid. In questo caso è però necessario che l'attività in questione sia compatibile con la prestazione da casa
Per quanto riguarda invece i disabili gravi, i genitori di figli fino a 12 anni e di figli disabili gravi senza limite di età, le nuove regole prevedono la priorità di accesso alla misura. Tuttavia l’accesso deve essere gestito nel rispetto delle condizioni stabilite con accordi individuali o collettivi
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