
Bonus 200 e 150 euro, Inps riaccoglie domande collaboratori e dottorandi: cosa sapere
L’Istituto di previdenza sociale ha incluso tra i beneficiari del contributo varato dall’ex governo Draghi anche alcune categorie che si erano viste respingere la domanda, in quanto non formalmente iscritte alla Gestione separata: adesso basterà dimostrare di aver ricevuto un pagamento per vedersi riconoscere la richiesta

Una buona notizia per chi si è visto respingere la richiesta dei bonus di 200 e 150 euro introdotti nei mesi scorsi dai vari decreti Aiuti: l’Inps, valutando quanto effettivamente previsto dalla normativa, ha allargato la platea dei beneficiari aggiungendo anche i collaboratori, i dottorandi di ricerca e gli assegnisti che non sono formalmente iscritti alla Gestione separata
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RISORSE IN ARRIVO – Dopo essere stati all’inizio esclusi, e quindi essersi visti la domanda respinta, anche questi adesso riceveranno i soldi stanziati dall'ex governo Draghi per far fronte al caro energia. Ne ha dato notizia l’Inps, con il messaggio n. 635 del 2023, facendo chiarezza anche su cosa bisogna fare per avere diritto ai suddetti bonus laddove in passato la domanda fosse stata respinta
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COSA ERA SUCCESSO – Nei mesi passati, diversi collaboratori, dottorandi e assegnisti di ricerca si sono visti respingere la domanda per il bonus 200 (spettante a chi ha reddito inferiore a 35mila euro) e 150 euro (con reddito sotto i 20mila euro), in quanto non formalmente iscritti alla Gestione Separata, requisito necessario per far sì che il beneficio venga riconosciuto. Dopo il parere del ministero del Lavoro, l’Inps ha fatto retromarcia, “sostenendo come basti una contribuzione connessa all’attività svolta dagli utenti interessati”
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PERCHÉ TALE RETROMARCIA? – Come mai l’Inps ha cambiato prospettiva sul tema? Il problema era che molti collaboratori, assegnisti e dottorandi non avevano mai formalizzato l’iscrizione al fondo, prevista per legge, nonostante negli archivi della Gestione separata ci fossero i dati forniti dai committenti relativi al periodo di attività svolta
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LE CONDIZIONI PER RICEVERE IL BONUS – Ma quali sono le condizioni per ricevere i bonus? Innanzitutto, coloro che lo richiedono devono aver presentato domanda del bonus in qualità di collaboratori, assegnisti di ricerca e dottorandi e la richiesta poi deve essere stata respinta con la sola motivazione dell’assenza del requisito d’iscrizione alla Gestione separata
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ALTRI REQUISITI – Inoltre, devono essere presenti denunce Uniemens presentate dal committente per periodi di competenza antecedenti alla data del 18 maggio 2022, deve essere presente una contribuzione connessa all’attività svolta dagli interessati e infine non devono risultare iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie

COME RICHIEDERLI – Non serve presentare domanda, in quanto tutte le domande respinte verranno riesaminate d’ufficio e accolte laddove risultino in possesso tutti i suddetti requisiti. I soldi saranno così accreditati in automatico

L’AGGIORNAMENTO SULLA PAGINA – Per tutti coloro che attendono ulteriori chiarimenti l’Inps si riserva di comunicare informazioni sul sito MyINPS
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