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Bce, "inevitabili" nuove aggregazioni bancarie: l'intervista di Andrea Enria a Sky TG24

Economia
©Getty

Nel giorno dei conti di Mps, il Presidente del Consiglio di Vigilanza della Bce ricorda che saranno “inevitabili” altre aggregazioni tra istituto bancari. GUARDA IL VIDEO

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Dagli ultimi risultati annuali presentati dall’organo di vigilanza bancaria di Francoforte si evince come le banche europee abbiano saputo resistere all’impatto della guerra in Ucraina. “Non si è verificato lo shock temuto” ha detto il Presidente Consiglio di Vigilanza della Bce Andrea Enria in un’intervista a Sky TG24, grazie a “un’evoluzione positiva della redditività” e “livelli di patrimonializzazione che rimangono molto solidi”, anche se permangono "ancora aspetti che richiedono importanti aggiustamenti”, soprattutto nell’area della governance e della gestione del rischio.

Aggregazioni bancarie “inevitabili”

Anche gli istituti italiani sono rimasti solidi secondo Enria, “allineati alla media dell’Eurozona”, ma le aggregazioni rimangono “una strada molto utile” che sarà “inevitabile” tornare a percorrere anche per operazioni “transfrontaliere”. Parole che arrivano chiare proprio nel giorno di presentazione dei conti di Monte dei Paschi di Siena, banca da anni sotto il controllo del Ministero del Tesoro e che dovrà presto trovare un nuovo proprietario. I numeri della banca senese mostrano una perdita di oltre 200 milioni nel 2022, ma un miglioramento netto nel corso dell’ultimo trimestre, superiore alle attese degli analisti. 

Crediti deteriorati “iniziano ad aumentare”

Uno scenario in chiaro scuro emerge invece dai numeri della Bce sui crediti deteriorati, quelli cioè in cui il creditore fatica a ripagare il proprio debito, fino anche all’insolvenza. Enria ha sottolineato a Sky TG24 che il rapporto tra i deteriorati e i crediti totali è sceso al minimo dal 2014. Ma secondo il presidente della vigilanza Bce in alcuni settori “come il credito al consumo, i crediti deteriorati iniziano ad aumentare. Bisogna monitorare questo tipo di dinamiche, specialmente nei settori particolarmente sensibili all’aumento dei tassi d’interesse, come i mutui immobiliari” benché la Bce non ritenga la situazione ancora particolarmente problematica.

La risposta alle critiche dei banchieri

Andrea Enria ha anche risposto alle critiche giunte dalle associazioni di categoria e da amministratori delle banche, che lamentano un’eccessiva interferenza della Bce nelle regole patrimoniali, riducendo anche lo spazio per i cosiddetti buy back e dividendi. Avevano fatto discutere – per esempio – le parole di dicembre dell’Ad di Deutsche Bank, Christian Sewing, che aveva affermato di non aver “bisogno di un regolatore che ci dica come ridurre i rischi e cosa fare”. Enria a Sky TG24 ha risposto: “trovo fuorviante questa idea che avere banche” più solide “danneggi il credito all’economia” perché “nel lungo periodo avere livelli patrimoniali più elevati in realtà favorisce il credito all’economia”. Secondo Enria, quanto accaduto nel corso della Grande Crisi del 2008, in cui gli istituti bancari si sono fatti trovare mediamente impreparati, dovrebbe rimanere d’insegnamento. 

 

Guarda qui sotto l'intervista integrale ad Andrea Enria.

Nella puntata di Sky TG24 Business del 8 febbraio 2023 (rivedila qui), spazio anche all’analisi dei mercati e materie prima con Daniela Corsini, economista di Intesa Sanpaolo, e all’approfondimento su fintech con Stefano Achermann, amministratore delegato di BE.