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L'inflazione frena, ma la benzina è più cara

Economia

Simone Spina

Carovita al 10,1% a gennaio, livello più alto dal 1984. Sono scesi i prezzi di gas e luce, ma aumentati quelli dei carburanti. Intanto, l'Istat ha aggiornato il "paniere" dei prodotti più comprati dagli italiani. E' lo specchio dei consumi (e dei costumi) degli italiani: dall'inchiostro per il calamaio di novant'anni fa al tablet, ecco com'è cambiato

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Si raffredda il carovita, grazie al rallentamento del costo dell’energia. Una notizia che fa ben sperare ma che non cambia di molto, al momento, i problemi per famiglie e imprese, alle prese a gennaio con un’inflazione al 10,1 per cento, livello più alto dal settembre del 1984 (con rialzo mensile dello 0,2).

Scende l'energia, salgono i carburanti

Se c’è stata una frenata per elettricità e gas, soprattutto per le tariffe sul mercato tutelato, lo stesso non può dirsi per i carburanti. Benzina e diesel sono rincarati nell’ultimo mese (rispettivamente del 5,8 e del 4,6 per cento mensile), un aumento per lo più dovuto probabilmente alla fine degli sconti al distributore che riducevano il peso delle tasse (accise). In leggera discesa i prezzi dei prodotti che ogni giorno si mettono nel carrello della spesa, come cibo e beni per la cura della casa e della persona.

Prezzi meno caldi anche nel resto dell'Eurozona

E’ ancora presto per dire se l’inflazione continuerà a scendere ma anche nel resto dell’Eurozona c’è stato un ribasso a gennaio (all'8,5 per cento dal 9,2 di dicembre), sebbene il nostro Paese rimanga sopra la media (Francia e Spagna sono al 7 e al 5,8 per cento).

Il nuovo paniere: entrano visite sportive e riparazione smartphone

L’Istat nel fornire le sue stime parla di “netta attenuazione” e intanto ha aggiornato il  paniere dei prezzi, cioè l’insieme di beni e servizi più rappresentativi dei consumi degli italiani sul quale si calcola il costo della vita. Tra i nuovi ingressi, troviamo la visita medica sportiva, segno che cresce la voglia di andare in palestra o altra attività fisica, la riparazione degli smartphone, le apparecchiature audio intelligenti - in pratica quegli apparecchi che interagiscono grazie alla voce -, ma anche il deambulatore, i massaggi estetici e diversi tipi di frutta biologica.

Come sono cambiati i consumi degli italiani

Non è stato invece depennato nulla di quanto già c’era dentro questo cesto virtuale, che adesso contiene quasi 1.900 voci e che dal 1999 viene aggiornato ogni anno. In passato si adeguava alle abitudini con meno frequenza e se torniamo indietro vediamo che è cambiato tantissimo. E’ un po’ come sfogliare un album di ricordi.

Dal calamaio al tablet

Novantacinque anni fa, nel primo paniere, c'erano l'olio di ricino e l'inchiostro per il calamaio. A metà anni '50, le calze di nylon. Nel pieno del boom economico degli anni '60 arriva l'auto. Poi - cinquant'anni fa – gli zoccoli e le merendine. Negli anni '80 i primi computer, nel decennio successivo cellulari e abbonamento a Internet prendono il posto dell'audiocassetta. Fino agli anni duemila, con un’esplosione di tecnologia che porta il tablet e manda in pensione il rullino fotografico. Alcuni prodotti, però, ci sono da sempre: pane, pasta, latte, caffè e zucchero. Ma anche il gas e relativa bolletta.