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Istat: nel 2022 334mila persone hanno trovato un lavoro, soprattutto uomini e over50

Economia

Lorenzo Borga

A dicembre salgono gli occupati mentre scendono gli inattivi. Si chiude così un anno di recupero per il mercato del lavoro, soprattutto per i lavoratori uomini ultracinquantenni

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Arrivano buone notizie dal mercato del lavoro. Istat certifica che a dicembre 2022 rispetto al mese precedente aumentano i lavoratori (+37mila), rimangono sostanzialmente stabili i disoccupati (+2mila) e scendono invece gli inattivi (+54mila), vale a dire coloro che un lavoro non lo hanno e non lo cercano. Tendenze che certificano un mercato del lavoro in ripresa dopo la pandemia.

Aumentano gli occupati

A dicembre tornano a salire quindi gli occupati, dopo il calo registrato a novembre. A contribuire maggiormente sono i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato (+33mila) e le partite Iva (+37mila), mentre scendono i dipendenti a termine (-34mila). L'aumento coinvolge in egual misura uomini e donne e tutte le fasce d'età, al di fuori degli italiani tra i 25 e i 34 anni.

Dicembre è solo l'ultimo mese di crescita per i lavoratori. Negli ultimi tre mesi, gli occupati sono cresciuti di 100mila unità, mentre le persone alla ricerca di un lavoro sono scese di 24mila e gli inattivi di 83mila.

Un anno in recupero

Quelli appena trascorsi sono stati 12 mesi di ripresa per il mercato del lavoro. Nel corso del 2022 hanno trovato lavoro 334mila persone, contribuendo a raggiungere gli oltre 23 milioni e 200mila occupati in Italia, un valore vicino ai record del 2019. La maggior parte dei nuovi lavoratori sono però uomini (quasi l'89 per cento) e hanno più di 50 anni (il 92,5 per cento). Il tasso di occupazione è salito di oltre un punto percentuale, arrivando al 60,5 per cento.

Nel corso dell'anno i disoccupati sono di conseguenza calati di oltre 240mila persone, mentre gli inattivi sono scesi di 225mila unità. Il tasso di disoccupazione è tornato al 7,4 per cento. È stata così recuperata la crisi legata al Covid che aveva portato la disoccupazione a due cifre oltre il 10 per cento e gli inattivi oltre ai 14 milioni di persone.