Ita Airways, Lufthansa presenta offerta per quota di minoranza

Economia
Vittorio Eboli

Vittorio Eboli

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Svolta nella lunghissima gestazione di Alitalia: i tedeschi di Lufthansa hanno presentato la loro offerta per Ita Airways, l’erede della compagnia di bandiera controllata al 100% dal ministero dell’Economia. Primo passo verso la privatizzazione 

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Ora può iniziare la trattativa vera e propria, quella in esclusiva: Lufthansa ha presentato, come da anticipazioni della stampa finanziaria, la sua offerta per Ita Airways. Con una lettera al Ministero dell’economia, titolare del 100% della società nata sulle ceneri di Alitalia, la compagnia tedesca ha proposto il suo piano, diviso in due fasi (come stabilite dall’ultimo decreto del Governo): prima l'acquisto di una quota di minoranza (si parla del 40%, con un investimento tra i 300 e i 350 milioni che quindi valorizzerebbe l'intera compagnia circa 800 milioni), poi il successivo acquisto delle azioni rimanenti.

Vendita in due fasi, sul piatto 800 milioni

Un “poi” da quantificare nella trattativa, appunto, in esclusiva, che scatterà qualora si arrivasse (quasi certo) alla firma del Memorandum of understanding: l’intento del Governo è tenere il controllo di Ita ancora per diversi mesi e accompagnarla così molto gradualmente a una privatizzazione completa. Ita Airways, nata nell’ottobre 2021 con un finanziamento statale di oltre un miliardo, ha una flotta di 69 aerei e conta 3.600 dipendenti (contro gli oltre 10mila della vecchia Alitalia). "L’Italia rappresenta il mercato più importante al di fuori di quelli domestici e degli Stati Uniti", sottolinea la nota di Lufthansa. "La volontà di integrare Ita Airways all'interno delle compagnie del gruppo - aggiunge il colosso tedesco - risiede nel forte interscambio del Paese a livello globale, tramite viaggi d'affari e privati, nella sua forte economia orientata all'esportazione e nel suo essere uno dei luoghi turisticamente più attrattivi in Europa". 

 

"Partner industriale, non solo finanziario"

Il gruppo guidato da Carsten Spohr con questa lettera si mette in pole position, ribaltando la situazione rispetto all’estate scorsa: il governo Draghi aveva concesso infatti l’esclusiva al fondo USA Certares, ma l’esecutivo Meloni, appena entrato in carica, aveva stabilito che il compratore dovesse essere una compagnia aerea.

Un partner industriale insomma, non solo finanziario, che Giorgetti ha sempre visto in Lufthansa, nel frattempo rimasto orfano del compagno inziale di cordata, la MSC. Ora resta solo Lufthansa: tra poco, probabilmente, l’unico pretendente in esclusiva.

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