Indici al ribasso durante l'ultima seduta del 2022. Quest'anno lo S&P 500 ha perso il 19,4%, il Nasdaq il 33,10%, il Dow Jones l'8,78%. Per la borsa americana sono i risultati peggiori dai tempi della grande crisi finanziaria globale del 2008. Tra le ragioni del calo ci sono la politica monetaria della Fed, l'inflazione, la guerra tra Russia e Ucraina e le preoccupazioni per i casi di Covid in Cina
Wall Street ha chiuso il 2022 come l'anno peggiore dal 2008. Complessivamente, negli ultimi 12 mesi, lo S&P 500 ha perso il 19,4%; il Nasdaq è calato del 33,10%, sperimentando il suo primo quarto trimestre di calo dalla bolla dotcom; il Dow Jones ha contenuto le perdite all'8,78%. Per la borsa americana è dunque il calo peggiore dai tempi della grande crisi finanziaria globale del 2008.
I fattori del calo e le perdite nell'ultima seduta dell'anno
Quest'anno sul calo delle quotazioni delle borse hanno inciso diversi fattori: la Fed con la sua politica monetaria molto aggressiva di rialzo del costo del denaro, l'inflazione alle stelle, la guerra scatenata dalla Russia nei confronti dall'Ucraina e le rinnovate preoccupazioni per i casi di Covid in Cina. I tre principali indici di Wall Street hanno registrato il loro primo anno in ribasso dal 2018, quando si concludeva l'era della politica monetaria espansiva della Fed. Il rialzo dei tassi da parte della Fed ha aumentato i rendimenti dei Treasury statunitensi e reso le azioni meno attraenti.
Nell'ultima seduta dell'anno a New York, il Dow Jones ha perso lo 0,22% a 33.147 punti, il Nasdaq lo 0,11% a 10.466 punti, lo S&P 500 lo 0,25% a 3.839 punti.