Acconto Iva 2022, la scadenza di dicembre per il versamento e come calcolarlo
Il 27 dicembre è il termine ultimo per il pagamento, che può essere effettuato tramite modello F24 utilizzando il codice corrispondente alla propria posizione contributiva. Ci sono tre metodi per capire a quanto ammonta la somma dovuta: storico, previsionale o analitico
C’è una scadenza fiscale imminente da segnare sul calendario prima della fine dell’anno: il 27 dicembre è il termine ultimo per versare l’acconto Iva 2022. Lo si può fare utilizzando un modello F24
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Nel modello F24 va compilata la sezione Erario inserendo il codice tributo 6013 per i contribuenti Iva mensili, oppure 6035 per i contribuenti Iva trimestrali. Nulla è dovuto se l’importo è inferiore a 103,29 euro
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Trattandosi di un acconto, la somma - in caso di chiusura a debito - verrà detratta dall’Iva in scadenza a gennaio per i contribuenti con liquidazione mensile. Per chi ha la liquidazione trimestrale la detrazione avverrà invece dall’Iva annuale
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Ma come si calcola l’acconto dell’Iva? I metodi, spiega l’Agenzia delle Entrate, sono tre: storico, previsionale o analitico
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METODO STORICO - Con il metodo storico l’acconto Iva è l’88% del versamento effettuato, o che avrebbe dovuto essere effettuato, per il mese o trimestre dell'anno precedente. Versamento che deve essere considerato al lordo dell’acconto dovuto per l’anno precedente
Quindi, spiega l’Agenzia, per i contribuenti mensili la cifra a cui applicare l’88% è pari al debito d’imposta risultante dalla liquidazione periodica relativa al mese di dicembre dell’anno precedente. Mentre per i contribuenti trimestrali ordinari va considerata la dichiarazione Iva annuale
Un altro caso è quello dei contribuenti trimestrali “speciali” - come autotrasportatori, distributori di carburante, imprese di somministrazione di acqua, gas, energia elettrica - che devono invece guardare alla liquidazione periodica del quarto trimestre dell’anno precedente
METODO PREVISIONALE - Il secondo metodo è quello previsionale: l’acconto Iva viene calcolato sulla base di una stima delle operazioni che si ritiene di effettuare fino al 31 dicembre, ed è quindi pari all’88% dell’Iva che si prevede di dover versare
I contribuenti mensili dovranno versare l’88% dell’Iva che prevedono di dover versare per il mese di dicembre, mentre i trimestrali ordinari pagheranno l’88% di quanto prevedono di versare in sede di dichiarazione annuale Iva. I contribuenti trimestrali “speciali” devono invece considerare il quarto trimestre
“Per rendere omogenei il dato storico con quello previsionale - avverte l’Agenzia delle Entrate - occorre considerare il dato previsionale al netto dell'eventuale eccedenza detraibile riportata dal mese o dal trimestre precedente”
METODO ANALITICO - Infine c’è il terzo e ultimo metodo di calcolo dell’acconto dell’Iva, quello analitico, che tiene conto delle operazioni effettuate fino al 20 dicembre. L’acconto è pari al 100% dell’importo risultante da un’apposita liquidazione che tiene conto dell’Iva relativa ad alcune operazioni
Si tratta delle operazioni annotate nel registro delle fatture emesse (o dei corrispettivi) dal 1° dicembre al 20 dicembre (se si tratta di contribuenti mensili) o dal 1° ottobre al 20 dicembre (se si tratta di contribuenti trimestrali)
Oppure le operazioni effettuate, ma non ancora registrate o fatturate, dal 1° novembre al 20 dicembre. O ancora, le operazioni annotate nel registro delle fatture degli acquisti dal 1° dicembre al 20 dicembre (se si tratta di contribuenti mensili) o dal 1° ottobre al 20 dicembre (se si tratta di contribuenti trimestrali)
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