Manovra 2023, ultime novità: obbligo di 60 euro per pagamenti con pos potrebbe abbassarsi
L'obiettivo è far approdare la Legge di Bilancio nell'Aula di Montecitorio martedì 20 dicembre e fare in modo che il governo possa incassare il via libera prima della pausa natalizia. Sono però tanti i nodi ancora da sciogliere - per i quali si ipotizza l’intervento di una cabina di regia, ancora incerta -, dalla soglia per i pagamenti elettronici fino all'innalzamento delle pensioni minime voluto da Forza Italia
Sono circa mille gli emendamenti alla Manovra 2023 considerati inammissibili perché di carattere ordinamentale, microsettoriali o per mancanza di copertura. Un terzo circa, dunque, di quelli presentati dai gruppi
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E intanto è corsa contro il tempo per l'approvazione della Legge di Bilancio (che ha iniziato l'iter alla Camera) entro la fine dell'anno. E proprio per scongiurare l'esercizio provvisorio il governo potrebbe affidare a una cabina di regina la gestione dei tempi. Sarebbe presieduta dal capodelegazione di FdI al governo, il ministro per la Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida. Dovrebbe occuparsi soprattutto dei nodi ancora da sciogliere
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Un'ipotesi però ancora in standby visto il poco tempo a disposizione e la mancanza di una convocazione ufficiale. Solo per citare alcuni dei nodi in questione: il limite minimo peri pagamenti con pos, l'aumento delle pensioni minime e lo sblocco dei crediti per il Superbonus
Obbligo Pos 60 euro, in Italia conviene davvero il contante? Il punto
Al centro nelle ultime ore soprattutto il tema dell’allentamento sul contante, che ha sollevato anche le critiche della Banca d’Italia, ovvero la soglia entro cui i commercianti italiani potranno rifiutarsi di accettare pagamenti digitali, con bancomat o carte di credito. Nella sua rubrica #GliappuntidiGiorgia, Meloni aveva parlato, in riferimento alla cifra di 60 euro, di una “soglia indicativa” che potrebbe anche essere più bassa. Sembra invece restare fermo il tetto ai 5mila euro per i pagamenti in contanti
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Fabrizio Balassone, capo del servizio Struttura economica della Banca d’Italia, in un'audizione a cui avevano preso parte solo 7 parlamentari, aveva sottolineato come i "limiti all'uso del contante, pur non fornendo un impedimento assoluto alla realizzazione di condotte illecite, rappresentano un ostacolo per diverse forme di criminalità ed evasione"
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In risposta a una fra le motivazioni addotte dall’esecutivo per ridurre i pagamenti elettronici – cioè il costo delle transazioni – Balassone aveva messo in luce come per gli esercenti il costo del contante in percentuale dell'importo della transazione sia addirittura "superiore a quello delle carte"
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Sul tavolo c’è anche la questione pensioni. Forza Italia, per esempio, insiste sull'ulteriore innalzamento delle pensioni minime a 600 euro. Una misura sulla quale, però, si registrano le resistenze della Lega per i costi che comporterebbe. La norma potrebbe comunque rientrare in un successivo e più ampio provvedimento di riforma delle pensioni
Va inoltre verso la chiusura l'App 18, il bonus 18enni per teatri, cinema, spettacoli dal vivo, libri, abbonamenti a quotidiani e periodici, musei, concerti e mostre. Un emendamento della maggioranza (FdI, Lega e FI) la abroga ridestinando le risorse - pari 230 milioni di euro annui a decorrere dal 2022 - a finalità di sostegno del mondo dello spettacolo e della cultura. App 18 potrebbe essere sostituito con una ''carta cultura'' revisionata
Molti emendamenti ripropongono la proroga del Superbonus al 110%. Il decreto Aiuti quater prevede un decalage al 90% a partire dal 25 novembre. Ma da più parti, anche nella maggioranza, arriva la richiesta di una proroga almeno fino a 15 giorni dopo la pubblicazione della Manovra
In merito allo sblocco dei crediti d'imposta già maturati, invece, prende piede l'ipotesi, accanto a quello dell'utilizzo dello strumento degli F24, anche di un coinvolgimento di Cassa depositi e prestiti. Sempre nel decreto Aiuti quater dovrebbe entrare, inoltre, la proroga della misura per i tavolini all'aperto liberi fino a fine giugno oggetto di un emendamento della Lega
Una volta depositate le proposte di modifica la palla passerà al ministero dell'Economia che dovrà esaminarle per dare i pareri in modo che dal 15 dicembre la commissione Bilancio di Montecitorio possa iniziare il vero tour de force, con sedute anche notturne, per procedere alla votazione dell'intero pacchetto
L'obiettivo è far approdare la Legge di Bilancio nell'Aula di Montecitorio martedì 20 dicembre e fare in modo che il governo possa incassare il via libera prima della pausa natalizia. A quel punto, salvo intoppi, il testo blindato passerà al Senato per essere approvato entro il 31 dicembre. Entro la fine dell'anno è infatti fissata la scadenza per il raggiungimento di altri 55 obiettivi del Pnrr e ottenere la tranche di finanziamenti pari a 19 miliardi di euro
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