
Manovra, il bonus anti-inflazione per i dipendenti Pa sarà pari all'1,5% dello stipendio
L’emolumento accessorio è una misura prevista per i lavoratori della pubblica amministrazione in caso di inflazione alle stelle. Finirà però per favorire i redditi più alti. Sarà distribuito in 13 mensilità a 3,2 milioni di persone

La legge di Bilancio approvata dal Consiglio dei ministri ha inserito un “emolumento accessorio”- una sorta di bonus straordinario – per i dipendenti pubblici. Sarà pari all’1,5% dello stipendio
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La misura sarà spalmata su 13 mensilità e riguarderà i circa 3,2 milioni di lavoratori dello Stato e degli enti territoriali. Come riporta Il Sole 24 Ore, il costo complessivo sarà di circa 1,8 miliardi. Di cui gran parte destinata alla Pa centrale, composta da ministeri, agenzie fiscali, enti pubblici non economici
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I dipendenti pubblici avranno perciò un aumento fisso dell’1,5% dello stipendio lordo. I fondi verranno distribuiti tramite un decreto dal Ministero dell’Economia
Manovra, per i dipendenti pubblici previsto un "bonus" in 13 mensilità
Come ricorda Il Sole, l’ “emolumento accessorio” straordinario consiste in un riconoscimento – indirizzato appunto ai dipendenti Pa – da fornire in caso di inflazione. Un rinnovo contrattuale costerebbe allo Stato circa 16 miliardi, che non ci sono
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Significa perciò che sale al crescere dello stipendio stesso: chi guadagna di più, in poche parole, avrà un bonus o un emolumento più alto pur avendone meno bisogno rispetto a chi guadagna poco

Considerando che il bonus vale l’1,5% dello stipendio, questi sono i conti: un lavoratore con una busta paga di 1000 euro avrà diritto a 15 euro, uno che guadagna 1.500 euro ne prenderà 22,50. E avanti così

Come detto, le sigle sindacali non si trovano d’accordo: “Dalle prime bozze della legge di Bilancio ciò che emerge con chiarezza è l'assenza dello stanziamento di risorse per i rinnovi contrattuali del triennio 2022-2024” avevano scritto in una nota la segretaria confederale della Cgil, Tania Scacchetti, e i segretari generali di Fp Cgil e Flc Cgil Serena Sorrentino e Francesco Sinopoli

“Quello che emerge con nettezza è che questa Manovra prevede alcune indennità specifiche per poche categorie di personale dei servizi pubblici, personale che però è complessivamente rimosso dall'agenda delle priorità del governo Meloni. Questa non è una scelta condivisibile né giusta, non rinunceremo al ccnl, siamo pronti alla mobilitazione”, sottolineano
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