Italian Wine Brands acquisisce il 100% dei vini delle aziende Barbanera e Fossalto

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La società italiana attiva nel settore vitivinicolo annuncia di aver rilevato l'intero capitale delle sue società riconducibili alla storica famiglia senese dei Barbanera. Un affare da 41,99 milioni di euro che porta in dote al gruppo guidato dal ceo Mutinelli ricavi 2021 per 38,7 milioni di euro e quasi 4 milioni di profitti

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Italian Wine Brands fa shopping in Toscana. La società italiana attiva nel settore vitivinicolo ha annunciato di aver rilevato l’intero capitale delle aziende Barbanera e Fossalto, entrambe riconducibili a una storica famiglia di vinai senesi. Un affare da 41,99 milioni di euro che punta consolidare la presenza del gruppo guidato dal ceo Alessandro Mutinelli grazie a una dote contabile di 38,7 milioni di euro a livello di fatturato e quasi 4 milioni in termini di utile. 

I dettagli

La struttura dell’operazione, che verrà saldata per cassa entro fine anno, prevede che le holding dei Barbanera reinvesta nel gruppo acquirente un valore complessivo pari a 26,32 milioni di euro mediante la sottoscrizione di 657.906 azioni ordinarie Italian Wine Brands di nuova emissione a un prezzo unitario di 40 euro. Una mossa che porterà la storica famiglia di vinai senese a detenere una quota partecipazione pari a circa il 6,95%. L’acquisizione, si legge nel comunicato, si compone anche di un meccanismo di earn-out per un milione di euro da corrispondere nel primo semestre del 2024 qualora il margine operativo lordo medio del 2022-2023 dovesse crescere rispetto al 2021. 

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Una ricca dote

Barbanera è una società familiare fondata negli anni ’70 a Cetona (Siena) dai fratelli Marco e Paolo Barbanera È attiva oggi nella vinificazione, produzione e vendita di vini di alta qualità nel segmento premium come il Gigino e Vecciano, realizzati in parte con l’utilizzo della materia prima proveniente dai vigneti di proprietà della famiglia. Nel 2021 l’azienda, insieme a Fossalto, ha registrato un fatturato pari a 38,7 milioni di euro, di cui più del 90% realizzato su mercati internazionali e in aumento dai 33,3 milioni del 2020 e dai 26,6 milioni del 2019. L’ebitda adjusted nello stesso esercizio è stato pari a 5,4 milioni (con un margine sul fatturato del 14,%) mentre l’utile netto si è attestato a 3,8 milioni, con una posizione finanziaria era positiva per 1,2 milioni. 

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