Manovra, Patuelli (Abi): "Esercizio provvisorio rischio da evitare"

Economia

Il pericolo "da non sottovalutare" è che la speculazione dei mercati possa scattare, avverte il presidente dell'Associazione bancaria italiana.  E aggiunge: "Il 2023 oggi è da vedersi in salita: la guerra non è conclusa e quindi di conseguenza tanti problemi sono irrisolti"

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Il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, mette in guardia sui rischi che l’esercizio provvisorio del bilancio dello Stato porta con sé. "L'auspicio – ha detto nel corso di un seminario dell'Associazione Bancaria Italiana a Firenze - è che ci sia una consapevolezza istituzionale complessiva per evitare" l'esercizio provvisorio" del bilancio dello Stato e che il "Parlamento lavori nei giorni festivi e in notturna" ma il "tempo è limitato" e c'è il rischio "da non sottovalutare" che la speculazione dei mercati possa scattare. I tempi sono stretti: "Per la prima volta si è votato in autunno e non in primavera" e costituire il Parlamento e Governo "è un'operazione rilevante" e ora "il Decreto quater si intersecherà con la legge di bilancio" in Parlamento. 

Produzione industriale in calo, "il 2023 preoccupa"

“Ho un animo molto preoccupato per l'avvenire prossimo. Le ragioni sono molteplici, basterebbe guardare i dati sulla produzione industriale nelle epoche recenti nell'area dell'Euro" ha inoltre dichiarato il presidente dell'Abi.  "Nel terzo trimestre abbiamo avuto un'esplosione di vari eventi che ci ha portato all'estate più brillante non solo per sole ma per dati economici che noi ricordassimo - ha aggiunto Patuelli - C'è stata una forte ripresa del turismo, di tutte le sue fasi, estivo, mare, montagna, campagna e delle città d'arte. Abbiamo avuto un 2021 positivo, definito come un grande 'rimbalzone' o una ripresa un po' più limitata di quella che era stata la recessione. Nel 2022 i fattori economici hanno avuto una prosecuzione, anche se nel primo semestre si sono mostrati gli effetti sempre più evidenti della crescita del costo dell'energia e della guerra Russia-Ucraina e dell'esplosione anche delle materie prime. Su di esse gli imprenditori italiani hanno fatto miracoli ed hanno differenziato i fornitori". "L'estate 2022 a livello climatico e turistico ha coperto e nascosto in parte i prima dati negativi sulla produzione industriale che incomincia a battere il passo - ha proseguito Patuelli - Abbiamo non delle previsioni ma dei ragionamenti che ci portano a dire che la chiusura dell'anno sarà meno positiva della fase iniziale, e che il 2023 oggi è da vedersi in salita: la guerra non è conclusa e quindi di conseguenza tanti problemi sono irrisolti".

 

"Confidiamo che in legge di Bilancio ci siano misure anti-cicliche necessarie"

Patuelli ha infine ricordato che "le banche non vedono e non subiscono in tempo reale le conseguenze delle criticità dei settori economici”, “visto che oggi abbiamo da diversi mesi una riduzione della produzione industriale, gli effetti si vedranno fra qualche mese. Confidiamo che nella Legge di Bilancio ci siano tutti i provvedimenti anticiclici che sono necessari”. 

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