Fitch: rating BBB con outlook stabile per l'Italia, crescita per il 2023 a -0,4%

Economia
©IPA/Fotogramma

Per l'agenzia di rating restano stabili le prospettive sul merito di credito. Fitch si aspetta "una forte decelerazione" della crescita economica dell'Italia a partire dal quarto trimestre per lo shock energetico. Previsto un rapporto deficit/Pil per il 2023 al 4,9%, seguito da 4,3% l'anno successivo, contro 4.5% e 3.7% previsti dal governo, "principalmente per le differenze di scenario macroeconomico"

ascolta articolo

Fitch Ratings conferma il giudizio 'BBB' sull'Italia. Lo si legge in una nota dell'agenzia di rating, che mantiene "stabile" anche l'oulook, le prospettive sul merito di credito. La crescita invece, secondo l'agenzia, subirebbe una brusca frenata nel 2023 a -0,4%, e un rapporto deficit/Pil al 4,9% durante il prossimo anno.

Crescita Italia -0,4% per il 2023

Fitch si aspetta "una forte decelerazione" della crescita economica dell'Italia a partire dal quarto trimestre per lo shock energetico, che porta la stima per il 2023 a -0,4% seguita da una ripresa a 2,2% nel 2024. Il dato del 2023 è migliore del -0,7% previsto a ottobre, ma lontano dal +0,6% indicato dalla Nadef. 

Le stime sul Pil italiano della Commissione Ue

approfondimento

Pil Italia, Ue: in 2023 crescita allo 0,3%. Gentiloni: "Mesi duri"

Deficit Italia al 4,9% nel 2023, debito sotto 150%      

Fitch prevede anche un rapporto deficit/Pil per il 2023 al 4,9%, seguito da 4,3% l'anno successivo, contro 4.5% e 3.7% previsti dal governo, "principalmente per le differenze di scenario macroeconomico". L'agenzia individua uno "slittamento del consolidamento di bilancio" con un debito che, scendendo sotto il 150% del Pil quest'anno, "potrebbe stabilizzarsi nel range 145-150%" nel medio termine a fronte di un calo al 141% entro il 2025 atteso dall'esecutivo. Un aumento del rapporto debito/Pil con pressioni sul lato della spesa, o uno shock macroeconomico più grave potrebbero portare a un peggioramento del rating, mentre uno sforzo di consolidamento del bilancio a medio termine, o riforme in grado di rilanciare la crescita potenziale, sarebbero un fattore positivo per il merito di credito.

Foto simbolica di dossier delle principali agenzie di ratings del mondo: Standard&Poor's, Fitch, Moody's. (MILANO - 2010-06-09, Ernesto Arbitraggio) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

approfondimento

Agenzie di rating, da Moody’s a Fitch: perché l’Italia è nel mirino

Economia: I più letti