
Manovra, si va verso il rush finale. Obiettivo taglio al cuneo fiscale per i lavoratori
Si ipotizza un taglio a 3 punti partendo dagli attuali due, con il costo che salirebbe da 3,5 e 5 miliardi. Ancora non è chiaro però come verrà ripartito il beneficio: il precedente governo Draghi lo aveva destinato tutto ai dipendenti, mentre l'esecutivo Meloni pensa di dare una quota alle imprese

I punti in discussione per essere inseriti nella manovra sono tanti. Tra questi è certo che ci sarà spazio per il taglio del cuneo fiscale: il governo vuole "non solo finanziare" la misura anche per il 2023, "ma anche aumentarla - assicura il ministro dell'Economia Giorgetti - per i redditi più bassi dei lavoratori"
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L'obiettivo indicato dal titolare del Tesoro è portare il taglio del cuneo a 3 punti, dagli attuali 2, che costano circa 3,5 miliardi (la spesa lieviterebbe così a circa 5 miliardi)
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Resta da capire come verrà ripartito il beneficio: il governo Draghi l'aveva destinato tutto ai lavoratori, questa volta la scelta politica sarebbe di dare una quota alle imprese, ancora non definita (Confindustria chiede due terzi ai lavoratori e un terzo alle imprese)
Manovra da oltre 30 miliardi, ipotesi scudo fiscale
Sul fronte lavoro sale intanto il pressing di Forza Italia per un intervento che spinga le aziende ad assumere giovani, con zero tasse per i neo assunti under 34: "Produrrà oltre un milione di posti di lavoro", promette Silvio Berlusconi
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Nel capitolo pensioni la strada sembra spianata verso 'quota 103' (41 anni di contributi e 62 di età) come soluzione ponte per superare la Fornero, insieme alla proroga di Opzione donna e Ape sociale. Le risorse dovrebbero arrivare dalla stretta sul Reddito di cittadinanza: si punterebbe a risparmiare 1,5-1,8 miliardi togliendolo entro sei mesi agli 'occupabili' e limitandolo a chi risiede in Italia

L'estensione della flat tax resterebbe limitata a partite Iva e autonomi (la soglia sale a 85mila euro, mentre non è chiaro il destino dell'ipotesi di una tassa incrementale). La tanto promessa 'pace fiscale', invece, si ridimensiona: sembra ormai escluso lo scudo per il rientro dei capitali dall'estero, mentre per le cartelle si va verso lo stralcio di quelle fino a mille euro e la riduzione di sanzioni e interessi, con rateizzazione in 5 anni, per le altre

Il governo considera prioritario anche sostenere maggiormente famiglia e la natalità: vanno in questa direzione le ipotesi di riduzione o azzeramento dell'Iva su pane, pasta e latte e Iva ridotta al 5% sui prodotti per l'infanzia e assorbenti; ma anche quella di aumentare l'assegno unico per le famiglie con più di 4 figli o con gemelli. Il pacchetto di misure a favore della famiglia dovrebbe valere nel complesso un miliardo

Tuttavia, gli interventi non convincono le associazioni dei consumatori. Queste ultime bollano il taglio dell'Iva su pasta, pane e latte come un "finto risparmio" e calcolano un beneficio di soli 22 euro l'anno a famiglia

In totale, le risorse della manovra sono limitate: su 30-32 miliardi ben 21 andranno in deficit all’energia e solo 8-9 al resto. I tempi, inoltre, sono stretti. Già domani 21 novembre la legge di Bilancio sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri

“Siamo al lavoro su una legge finanziaria attenta a famiglie e imprese, con particolare attenzione ai redditi bassi. Un provvedimento per fronteggiare il caro bollette e sostenere milioni di cittadini", ha commentato il premier Meloni
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