A Sky Tg24 parla l'amministratore delegato di Snam: l'obiettivo di stoccaggio del gas è stato raggiunto (e non era scontato) per l'inverno che sta per arrivare, il prossimo sarà più complicato perchè mancherà anche l'apporto del metano russo, che ora è sceso a meno del 10% delle nostre importazioni. Perciò il rigassificatore di Piombino è essenziale (guarda il video)
"In caso di picchi di freddo durante l'inverno abbiamo flessibilità sufficiente per attingere al gas stoccato": così Stefano Venier, ad di Snam, intervistato da Sky TG24 fa il punto sulle scorte per l'inverno. Quello che sta arrivando, ma anche il prossimo, il 2023-24, "sarà più complesso" perchè per ricostituire le scorte ("che usiamo soprattuto a gennaio e febbraio") dovremo fare a meno del gas russo.
Gli stoccaggi attuali, sottolinea Venier, coprono tra il 25% e il 30% del fabbisogno annuo del nostro Paese, che "in condizioni normali è di 40 miliardi di metri cubi all'anno". Poi ci sono circa 4,5 miliardi di metri cubi di 'riserve strategiche', che alla bisogna si possono usare ma occorre più tempo per tirarlo fuori dal fondo degli stoccaggi.
Dopodichè, pur in un quadro rassicurante, Venier non può al momento escludere del tutto l'eventualità di un parziale razionamento per gli usi industriali, qualora la situazione della disponibilità peggiorasse; ma è uno scenario ancora tutto in devenire, spiega l'ad di Snam, e bisognerà capire anche quale sarà il livello dei prezzi a inizio 2023, periodo in cui si inizieranno a ricostituire le scorte per l'anno prossimo.