Energia, con ora legale risparmiati 190 milioni nel 2022

Economia

Simone Spina

La minore spesa equivale all'elettricità necessaria a 150mila famiglie. Si tratta però di una piccola percentuale rispetto ai consumi annui di tutti gli italiani. Torna la proposta di non passare all'ora solare

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Spostare le lancette un’ora avanti ci ha fatto risparmiare in sette mesi un bel po’ di soldi. Centonovanta milioni di euro non spesi per l’energia a partire da fine marzo - ci dice il gestore della rete elettrica Terna -, per una quantità di elettricità pari a quella utilizzata da 150mila famiglie. Si tratta però solo dello 0,13 per cento di quanto consumato in un anno nel nostro Paese, come dire: una goccia nel mare anche se si tratta sempre di tanti soldi.

Due miliardi in meno in 18 anni

I risparmi diventano più consistenti se andiamo indietro nel tempo: dal 2004 a oggi l’ora legale ha portato a un taglio della bolletta di due miliardi di euro. C’è anche un altro aspetto. Meno energia vuol dire anche meno inquinamento e infatti si è evitato di liberare nell’ambiente 200mila tonnellate di anidride carbonica: per assorbire una quantità del genere ci vogliono due milioni di alberi.

Ora solare tutto l'anno?

Ce n’è abbastanza per ridare forza a chi si batte contro il passaggio all’ora solare (lancette indietro di sessanta minuti) e che adesso chiede al nuovo governo (così come fatto col precedente) di lasciare le cose come stanno almeno fino al 30 novembre per sperimentarne gli effetti. Da Palazzo Chigi non ci sono segnali in questo senso.

Libertà di scelta in Europa

Lo scorso Esecutivo non aveva escluso l’ipotesi, precisando però che i vantaggi non sarebbero molti perché l’ora che si guadagna la sera si perde la mattina. Inoltre, l’Italia finirebbe per non essere più sincronizzata con gli altri Paesi dell’Unione Europea. Adesso è così (fusi orari a parte) nonostante nel 2018 si sia deciso che ognuno poteva andare per la sua strada e decidere se, periodicamente, mettere mano all’orologio oppure no.  

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