La pandemia dà una spallata all'economia sommersa

Economia

Simone Spina

Lockdown e restrizioni per il Covid hanno ridotto le attività economiche che sfuggono alle autorità fiscali, ma anche il lavoro nero e i proventi da traffici criminali. E' quanto emerge dall'ultimo studio dell'Istat relativo al 2020. Si tratta, comunque, di un tesoro di quasi 175 miliardi di euro sui quali non sono state pagate tasse

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Il Covid ha dato una botta anche all’economia che sfugge a ogni tipo di controllo, dalle attività criminali al lavoro nero, passando per le false, o errate, dichiarazioni al Fisco. Lockdown e restrizioni di vario tipo, ci dice l’Istat, nel 2020 hanno messo un freno a questo lato oscuro del nostro Paese, con una riduzione molto maggiore (-14,1% annuo) di quella registrata dal Prodotto Interno Lordo, precipitato due anni fa come non accadeva dalla Seconda guerra mondiale (-7,6%).

Un tesoro sfuggito ai controlli

Stiamo comunque parlando di un tesoro enorme: quasi 175 miliardi di euro (203,3 nel 2019), soldi che basterebbe per quattro manovre finanziarie. Inoltre, potrebbe – per così dire – trattarsi di un’illusione ottica: la crisi causata dalla pandemia è stato un evento eccezionale ed è possibile che la ripresa del 2021 abbia ridato una spinta alle attività che vivono nell'ombra.

Diminuisce il lavoro nero

In totale, quella che viene chiamata 'economia non osservata', vale il 10,5 per cento della ricchezza nazionale (dall’11,3% del 2019) e per la maggior parte (157 miliardi) è dovuta alle imprese che - per esempio - denunciano meno affari di quelli reali oppure agli affitti sottobanco o - ancora - al lavoro irregolare (quindi senza contributi), che, se pur in diminuzione, rappresenta il 40 per cento del sommerso. A tutto questo si aggiunge la parte illegale, con un giro d'affari stimato in oltre 17 miliardi, grazie soprattutto a droga, contrabbando e prostituzione.

L'evasione resta a quote stellari

Per tutti questi denari, ovviamente, non è stato pagato un solo centesimo di tasse, ma il Covid potrebbe avere inciso anche sull’evasione di imposte e versamenti previdenziali. In attesa di capirlo (manca ancora un dato aggiornato al 2020), ricordiamo che nel 2019 l'evasione era risultata in discesa (a 99,2 miliardi) ma pur sempre a quote stellari.

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