Bonus idrico: si sta per concludere la fase di verifica delle domande, rimborsi più vicini
Il Mite ha fatto sapere che “è in fase di chiusura, da parte di Sogei, l’analisi delle domande di rimborso delle spese sostenute nel corso dell’anno 2021 per gli interventi di efficientamento dei consumi idrici”. Questo vuol dire che l’erogazione delle somme è più vicina: partirà dopo la conclusione delle operazioni di controllo
Quando inizieranno i pagamenti del bonus idrico, conosciuto anche come bonus rubinetti? Una data ancora non c’è, ma un comunicato del Mite fa capire che i contributi sono più vicini. Il ministero della Transizione ecologica, infatti, ha annunciato che è in fase di chiusura, da parte di Sogei, l’analisi delle domande di rimborso. L’iter per l’erogazione delle somme, quindi, si avvicina alla chiusura
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“È in fase di chiusura, da parte di Sogei, l’analisi delle domande di rimborso delle spese sostenute nel corso dell’anno 2021 per gli interventi di efficientamento dei consumi idrici, come previsto dall’iniziativa ‘Bonus idrico’ del ministero della Transizione Ecologica”, si legge nel comunicato del Mite
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Inoltre, il Mite aggiunge: “Ricordiamo agli utenti che hanno ricevuto comunicazione da Sogei per la rettifica o correzione dei dati inseriti, che le richieste di assistenza tecnica relativa alle pratiche devono essere indirizzate a Sogei, utilizzando l’indirizzo mail bonusidrico@sogei.it. Si rammenta che non è, invece, più attivo, come già precedentemente comunicato, il numero verde 800.090.545”
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Sogei, prima di chiudere le operazioni di controllo sulle domande, ha invitato gli utenti a rettificare i dati sbagliati. Tuttavia, il rimborso è escluso se la richiesta “risulti errata nella compilazione, incompleta di informazioni e/o allegati” e se “a seguito dei controlli si riscontrino irregolarità rispetto a quanto dichiarato”
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Per chi ha chiesto il bonus idrico, l’attesa per il pagamento del contributo sembra quindi destinata a finire presto. Si tratta di un’agevolazione, nel limite massimo di 1.000 euro per ciascun beneficiario, riconosciuta per le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021 per gli interventi di efficientamento idrico. Le domande di rimborso per l’anno solare 2021 potevano essere inviate entro il 30 giugno 2022. Da allora è partita, insieme a Sogei, la verifica delle richieste e ora la procedura sta arrivando a conclusione. Poi partiranno i pagamenti
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Potevano beneficiare del bonus, senza requisiti e senza limiti relativi a reddito o Isee, “i maggiorenni residenti in Italia, titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale, nonché di diritti personali di godimento già registrati alla data di presentazione dell’istanza, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari”. A ciascun beneficiario, come detto, è riconosciuto un rimborso “nel limite massimo di 1.000 euro per le spese effettivamente sostenute debitamente documentate dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021”
Il comunicato del Mite
Le domande potevano essere presentate registrandosi sul web alla “Piattaforma bonus idrico”. Era possibile richiedere il bonus per le spese che riguardano “la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti”
E anche per le spese che riguardano “la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti”
Come spiega il Mite, il bonus idrico - introdotto dalla Legge di Bilancio 2021 - non costituisce reddito per chi lo ottiene e non viene considerato ai fini Isee. Inoltre, “è alternativo e non cumulabile, in relazione a medesime voci di spesa, con altre agevolazioni di natura fiscale relative alla fornitura, posa in opera e installazione degli stessi beni”
Anche se non è chiara la data in cui inizieranno i pagamenti, sono chiare le modalità di erogazione del bonus: sarà riconosciuto sul conto corrente bancario o postale del beneficiario, tramite l’Iban che è stato indicato nella domanda. L’importo che spetta a ciascun beneficiario sarà erogato in un’unica soluzione e non in più tranche
Il bonus idrico, comunque, non va confuso con un’altra agevolazione ancora attiva: il bonus acqua potabile. Quest’ultimo ha l’obiettivo di razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica ed è un credito d'imposta del 50% delle spese sostenute per l'acquisto e l'installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare. Tutti sistemi finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti
L’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è fissato a 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche; 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali. La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato al 2023 questa agevolazione, inizialmente introdotta per il biennio 2021-2022
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