Il ministro della Transizione Ecologica: “Le bollette non torneranno mai ai prezzi di un anno fa”. E sui rigassificatori si sbilancia: “Non farli sarebbe una beffa”
In un’intervista rilasciata a La Stampa Roberto Cingolani torna alla carica sul price cap (massimale di prezzo) e ribadisce che senza un tetto al prezzo del gas le bollette non scenderanno. Il Ministro incalza la Commissione Europea, il cui piano prevede la misura i contenimento solo sulle forniture dalla Russia. Inoltre ricorda che gli stoccaggi sono quasi al massimo del riempimento. Cingolani, nell’intervista, affronta quello che, secondo lui, è il problema di fondo:”La borsa del gas di Amsterdam proprio non funziona: il Ttf (l’indice di borsa del gas) non riflette la situazione del mercato e le quotazioni sono assolutamente innaturali. Per questo occorre introdurre il price-cap, non dico per tornare ai prezzi di un anno e mezzo fa ma almeno per evitare certi picchi inaccettabili. Poi occorre disaccoppiare il prezzo dell’energia per fare in modo di slegare almeno quella prodotta con le fonti rinnovabili da quello del gas”.
"La soluzione sono i rigassificatori"
Il ministro si dice sicuro del fatto che i prezzi “non torneranno al livello di un anno e mezzo fa, dopo che si sono in pratica decuplicati, questo deve essere chiaro. Però, sicuramente, con queste misure possono essere ridotti in maniera sostanziale. Bisogna mettere in campo un nuovo disegno del mercato dell’energia, però serve tempo. Per questo nell’attesa bisogna mitigare l’impatto sulle bollette”. La sua soluzione sono i rigassificatori: “Sarebbe una beffa aver comprato le navi, avere grande disponibilità di gnl, e non riuscire a collegare alla rete il rigassificatore. Dal punto di vista della sicurezza nazionale sarebbe una assurdità”.