Inflazione, altri 14 miliardi per aiuti a famiglie e imprese

Economia

Simone Spina

Via libera del Consiglio dei ministri al Decreto Aiuti Ter per attenuare l'impatto del caro vita dovuto agli aumenti dell'energia. La parte più corposa dei sostegni andrà alle imprese ma arriva anche un bonus da 150 euro per gli italiani con reddito fino a 20 mila euro lordi l'anno

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Contro il caro vita il governo mette in tasca 150 euro a ventidue milioni di italiani. E’ questa una delle misure approvata da Palazzo Chigi col Decreto Aiuti Ter, che vale nel complesso 14 miliardi, che si aggiungono ai 52 già stanziati per far fronte agli straordinari aumenti dell’energia che hanno spinto i prezzi sopra l’8 per cento.

Nuovi sostegni senza fare nuovo debito

Mario Draghi ha sottolineato come non si faccia debito aggiuntivo: le risorse sono state trovate grazie ai 6,2 miliardi di maggior entrate fiscali in estate (aumentate a causa dell’inflazione), ai denari scovati nelle pieghe di bilancio e al buon andamento dell’economia.

150 euro a 22 milioni di italiani

I 150 euro dovrebbero arrivare tra novembre e dicembre a chi prende al massimo 20 mila euro lordi l’anno (circa 1.200 netti al mese), pensionati compresi. Il sostegno più corposo va però alle aziende, alle prese con bollette astronomiche.

Sconti per le bollette delle imprese

Viene rafforzato con 9,5 miliardi il credito d’imposta, in pratica uno sconto sulle tasse, che compensa una parte consistente della spesa per luce e gas: per i prossimi due mesi varrà per tutte le imprese che consumano metano, non solo per quelle che ne usano di più come un’acciaieria. Lo Stato, inoltre, andrà in soccorso delle attività in crisi di liquidità, garantendo prestiti a tassi agevolati.

Carburanti, taglio tasse fino a tutto ottobre

Ci sarà, poi, la proroga sino a fine ottobre dello sconto di 30 centesimi al litro su benzina e diesel: è in vigore da marzo e il ministro del Tesoro Daniele Franco ritiene che si possa estendere anche a novembre. Soldi (400 milioni) alla Sanità per far fronte ai rincari dell’energia in ospedali e strutture private, a Regioni e Comuni (200 milioni), contributi (190 milioni) al settore agricolo, ai trasporti locali e anche a Terzo Settore, sport, cinema, teatri e scuole, incluse quelle paritarie.

Concorrenza, primi passi per la riforma

Draghi, che insiste sull’attuazione del Piano Nazionale di ripresa (il Recovery Fund), ha anche detto che si sono mossi i primi passi per rendere concreta la riforma della concorrenza, con l’avvio della mappatura delle concessioni pubbliche, spiagge comprese.

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