
Bonus 200 euro, 230mila precari scuola esclusi da erogazione indennità
Il motivo sarebbe un cavillo normativo del Decreto Aiuti. L'importo, per i dipendenti pubblici, viene erogato in automatico con la busta paga del mese di luglio: chi aveva un contratto scaduto a giugno non potrà così vederselo accreditato. Anief: "Ennesimo affronto, se governo non cambia idea valutiamo ricorso"

Sarebbero oltre 200mila i lavoratori precari della scuola che non si vedranno accreditare il bonus 200 euro per un cavillo normativo. A sottolinearlo è Marcello Pacifico, presidente Anief (Associazione nazionale insegnanti e formatori), intervistato da Italia Stampa
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In linea teorica, tutti i dipendenti pubblici a vario titolo, e quindi anche il personale scolastico, hanno diritto all’indennità una tantum pensata dal governo per aiutare i cittadini a far fronte all’aumento del costo della vita
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Tuttavia, dice Pacifico, “più di 200mila supplenti, docenti, amministrativi ed educatori della scuola non potranno avere questo bonus perché soltanto chi era supplente breve e ha già avuto l’assegno NaSpi avrà, da parte dell’Inps, accreditati anche questi 200 euro mentre i contratti scaduti al 30 giugno, in maniera inspiegabile, vengono esclusi dal governo per questo finanziamento”. Sarebbero in tutto 230mila gli esclusi, secondo i calcoli di Orizzonte Scuola: 180mila supplenti e 50mila personale Covid con contratti scaduti
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“È l’ennesimo affronto”, secondo Pacifico, che non esclude – “se il governo non cambia idea” – di presentare ricorso in sede giudiziale
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Il punto è che la normativa del Decreto Aiuti prevede che per i dipendenti pubblici i 200 euro arrivino direttamente in busta paga con lo stipendio di luglio, senza dover fare domanda per ottenerli e senza alcuna procedura aggiuntiva
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Anief fa notare quindi che l’erogazione non può avvenire per chi aveva un contratto di supplenza in scadenza lo scorso 30 giugno, non esistendo alcuna busta di paga di luglio

Proprio questa categoria di lavoratori, continua Pacifico, è anche la stessa che non vedrà corrisposta alcuna somma per “le mensilità estive e per le ferie”

Ulteriore paradosso è che i docenti, i supplenti e il personale ATA che invece avevano un contratto scaduto già prima del 30 giugno riceveranno il bonus

Il Decreto Aiuti prevede infatti che l’indennità venga corrisposta anche a chi risulti essere già beneficiario di assegno NaSpi dal mese di giugno

Il bonus anche per questi lavoratori sarà erogato automaticamente, insieme all'assegno di disoccupazione, nel mese di ottobre, secondo quanto previsto dalla circolare Inps 73 dello scorso 24 giugno