Tari 2022, dalla scadenza alle modalità di pagamento: quello che serve sapere
In alcuni Comuni il saldo della seconda rata della tassa sui rifiuti è previsto nel mese di luglio: sarà possibile liquidarla tramite bollettino postale o modello F24
Anche luglio è un mese di scadenze. Lo dimostra la tassa sui rifiuti, la Tari, che in alcuni Comuni prevede il pagamento della seconda rata proprio in questo periodo
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La Tari nasce nel 2014 in sostituzione della Tares, ed è una tassa locale, cioè che si paga al proprio Comune di residenza per finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti
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È perciò il Comune a decidere le tariffe in base alla superficie ed alla quantità di rifiuti oppure sulla qualità dei rifiuti per unità di superficie
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Sono obbligati a pagare la tassa tutti coloro che sono in possesso di un locale, fisso sul terreno e coperto da almeno tre lati, o di aree scoperte, cioè aree nelle quali non siano presenti degli edifici o delle semplici strutture edilizie e non siano parte integrante dell'immobile
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Come si paga la Tari? Sono possibili due modalità: il bollettino postale precompilato e il modello F24. Solitamente il Comune invia il bollettino al contribuente prima della scadenza, ma ogni città ha regole e date diverse
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Nel caso di modello F24, è possibile pagare utilizzando codici tributo come il 3944 TARI – tassa sui rifiuti, il 3945 TARI – tassa sui rifiuti – INTERESSI, il 3946 TARI – tassa sui rifiuti – SANZIONI. In alternativa sono utilizzabili il 3950 TARIFFA, il 3951 TARIFFA – INTERESSI e il 3952 TARIFFA – SANZIONI
Al fine di evitare errori, è necessario inserire il codice tributo nella sezione Imu e altri tributi locali e compilare le altre voci presenti sul modello
Infatti, sono altrettanto importanti il codice ente/codice comune, cioè il codice catastale del Comune dove sono situati gli immobili; il Ravv. per segnalare ravvedimento; il numero di immobili; rateazione/mese rif cioè il numero rata nel formato “NNRR” (“NN” è il numero della rata in pagamento e “RR” indica il numero complessivo delle rate) e poi l’anno di riferimento, cioè l’anno d’imposta del pagamento
Calcolo e modalità di pagamento vengono decise a livello nazionale mentre cosa diversa riguarda le tempistiche, visto che sono tasse pagate sul territorio. Di base sono presenti tre scaglioni nei quali la rata viene divisa: aprile, luglio e dicembre
Non sono da escludere date diverse ed è perciò bene controllare sul sito del proprio Comune di riferimento. A questo si aggiunge anche l’eventuale presenza di proroghe, una possibilità che i Comuni hanno a loro disposizione