Rifiuti, a Bologna arriva lo spazzino di quartiere

Emilia Romagna
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Cinquantacinque operatori ecologici al lavoro 7 giorni su 7 in 50 microaree

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Cambia la raccolta dei rifiuti a Bologna, con punti di riferimento per ogni quartiere e squadre operative che lavoreranno su microaree integrando i servizi già presenti. La novità è lo spazzino di quartiere, che da luglio diventerà effettivo. L'idea proposta in campagna elettorale dal sindaco Matteo Lepore è stata poi sviluppata da Hera e riportata all'Amministrazione comunale che l'ha condivisa e approvata.
    Hera predisporrà delle attività di monitoraggio e pulizia dedicate ad ogni singolo quartiere che andranno a integrare i servizi di spazzamento già presenti. Per garantire un presidio forte sul territorio, la città verrà suddivisa in 50 microaree.
    Ogni zona sarà curata con una frequenza giornaliera, sette giorni su sette, in periferia e una frequenza doppia, 14 su sette, pomeriggio e notte, nel centro storico, da operatori che avranno il compito di mantenere il decoro e la pulizia su tutti i punti critici e le isole ecologiche di base presenti nelle microaree assegnate. Tra i loro compiti principali ci saranno: la raccolta dei rifiuti abbandonati intorno ai contenitori, la pulizia intorno alle isole ecologiche di base, la verifica del funzionamento dei cassonetti oppure cassonetti pieni, la segnalazione della presenza di rifiuti ingombranti abbandonati.
    Per svolgere al meglio il lavoro, è previsto l'acquisto di 50 mezzi. Questi operatori saranno complessivamente 55 al giorno e si distingueranno dagli altri per i mezzi utilizzati e le divise, rendendoli quindi immediatamente distinguibili da parte dei cittadini, proprio perché possano essere un punto di riferimento individuabile con facilità.

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