
Lavoro stagionale, dai bonus alle indennità: cosa sapere
È una delle modalità di occupazione più diffuse in Italia, specialmente in certi settori. Il Decreto aiuti ha introdotto alcune novità per questa tipologia di lavoratori, come l’agevolazione di 200 euro una tantum agli stagionali assunti con contratto a tempo determinato o a chiamata

Il lavoro stagionale, in Italia, è una delle modalità di occupazione più diffuse, in particolare in determinati settori. Si tratta di attività lavorativa che viene svolta per alcuni mesi dell’anno in modo non continuativo
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I lavoratori stagionali sono richiesti, soprattutto, nella ristorazione, nel turismo e nei settori agricolo e alimentare, dell’intrattenimento e dello spettacolo
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Il Decreto aiuti ha introdotto delle novità per i lavoratori stagionali. Tra queste, è prevista l’erogazione una tantum di un bonus di 200 euro agli assunti con contratto a tempo determinato o a chiamata
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L’Inps ha specificato che l’agevolazione può essere concessa una sola volta e solo ai lavoratori che nel 2021 hanno svolto almeno 50 giornate di lavoro

Il ministero del Lavoro ha invece chiarito che è possibile ricevere il reddito di cittadinanza e lavorare, l’importante è che si mantenga un reddito complessivo familiare sotto i 9.360 euro

I contratti collettivi sul lavoro stagionale si distinguono tra diverse tipologie: lavoratori stagionali con nazionalità italiana, in cui il lavoro stagionale è compatibile con tutte le forme di contratto di lavoro subordinato; lavoratori stagionali extra-comunitari, in cui il datore di lavoro dovrà richiedere il nulla osta di assunzione allo Sportello unico per l’immigrazione della Provincia di residenza; lavoratori stagionali comunitari