Confindustria, Bonomi: “Bonus 200 euro non risolve il problema, tagliare costo lavoro”

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Il presidente dell’organizzazione delle imprese italiane lancia una proposta dal palco del Festival dell'Economia di Trento - organizzato dalla Provincia Autonoma e dal Gruppo 24 Ore - al ministro Orlando. E aggiunge: “Pronto a firmare una proposta seria non appena la riceverò, se è migliorativa rispetto alla mia”

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Tagliare le tasse sul costo del lavoro per risollevare i redditi bassi in modo strutturale e non con bonus una tantum. È la proposta che il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, lancia dal palco del Festival dell'Economia di Trento organizzato dalla Provincia Autonoma e dal Gruppo 24 Ore. "Abbiamo lanciato il patto per l'Italia, per realizzarlo bisogna sedersi ad un tavolo. Le nostre proposte sono chiare, quelle degli altri ancora non le ho sentite", ha detto Bonomi. "Noi proponiamo di tagliare le tasse sul lavoro mentre le proposte del ministro Orlando non le ho ancora sentite. Quando riceverò una proposta seria e articolata, e se è migliorativa rispetto alla mia, sono pronto a firmarla".

Bonomi: “Bonus 200 euro non risolve problema”

"È innegabile che i redditi sotto i 35 mila euro stanno soffrendo. Allora dobbiamo intervenire in modo serio. E non è con i 200 euro una tantum che si risolve il problema, perché con una bolletta sono già finiti", ha detto il presidente di Confindustria. "Quindi è opportuno abbassare il costo del lavoro e mettere i soldi in tasca agli italiani. E questo è strutturale, le risorse ci sono. Non fosse altro che questo Paese paga mille miliardi di spesa pubblica". Se il ministro Orlando vuole "combattere il lavoro nero, cancello i miei impegni e andiamo a Rosarno dove ci sono sacche di caporalato. Sono due anni che è ministro e non ho sentito mai parlare di questi temi e fare proposte".

Bonomi: “Salario minimo? Non è nostro tema”

"La crescita dell'inflazione è sotto la media europea perché le imprese hanno assorbito nella filiera l'aumento dei costi delle materie prime e dell'energia. Cosa che non è successo altrove", ha detto Bonomi. "Il tema del salario non è un tema di Confindustria. I contratti di Confindustria sono tutti oltre i 9 ore l'ora. Quindi non siamo né contrari e nemmeno a favore. Il tema del salario minimo è come verrà costruito", ha aggiunto.

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Bonomi: “Governo ha rallentato su riforme”

"Il governo aveva iniziato un'azione riformatrice importante, è rallentata. Il ddl Concorrenza ne è un'esemplificazione, è fermo da luglio dell'anno scorso in Parlamento. È evidente che uscirà molto annacquato", afferma il presidente di Confindustria. "Sul tema delle riforme è importante il Pnrr per i miliardi che porta, che comunque sono un debito e dovremo ripagarlo, quindi l'unica strada per ripagarlo è crescere. Le riforme vanno fatte, non ci sono più scuse". L'opera delle riforme è “bloccata dai partiti, che sono entrate in campagna elettorale. Questo per noi non va bene, perché bisogna fare le riforme per fare ripartire il Paese. Il grande obiettivo di questo Paese dovrebbe essere ridurre le disuguaglianze".

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Bonomi: “Nel prossimo semestre Ue punterà sull'industria”

"Abbiamo incontrato il primo ministro ceco e ci ha detto che per il prossimo semestre di presidenza di turno dell'Unione europea vuole puntare molto sull'industria, a noi questo fa piacere perché riteniamo che il tema della manifattura sia un tema di sicurezza nazionale e il conflitto russo-ucraino ce lo ha dimostrato", ha detto Bonomi. "L'integrazione europea è avvenuta nell'industria, abbiamo catene di valore integrate e stiamo vivendo tutti stessi problemi. Mentre sui temi industriali le varie associazioni confindustriali europee hanno espresso una visione comune, sul conflitto russo-ucraino sono emersi approcci diversi, visioni diverse, con i Paesi come Lettonia, Estonia, Lituania e Finlandia che hanno espresso una visione molto dura sulla Russia e le sanzioni".

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