
Superbonus e bonus casa: tutte le novità sulla cessione del credito
L'Associazione Bancaria Italiana ricostruisce le possibilità che la normativa riconosce ai diversi soggetti delle agevolazioni edilizie. Tra gli aggiornamenti più importanti, un codice per garantire la tracciabilità delle cessioni e la possibilità di cedere anche una singola rata

Per consentire una più agevole gestione dei meccanismi dei bonus casa e Superbonus e mantenere i paletti per evitare le frodi registrate in passato, l'Abi, l'Associazione Bancaria Italiana, fa il punto sulle regole per la cessione del credito d'imposta
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L'indicazione dell'Abi parte da una circolare dell’Agenzia delle Entrate che fa chiarezza su alcuni punti, dando una maggiore flessibilità e sintetizzando le più recenti novità, che di fatto riguardano non solo gli istituti di credito ma anche i cittadini, i condomini e le imprese
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Ci sarà un codice per garantire la tracciabilità delle cessioni dei crediti d'imposta e sarà possibile cedere anche una singola rata. Le banche poi potranno passare i crediti già acquistati in modo più libero, anche se poi questi non potranno essere ceduti ulteriormente
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Le novità entrano in vigore per le cessioni per le quali la prima comunicazione dell'opzione è stata fatta a partire dal primo maggio, una data 'spartiacque' per queste nuove regole: se la data è antecedente si applicano le vecchie indicazioni che vietano le cessioni parziali successive alla prima
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Ora invece le cessioni dei crediti o degli sconti in fattura saranno suddivise in rate annuali di pari importo e a ciascuna rata annuale sarà attribuito un codice univoco che ai fini della tracciabilità verrà indicato anche nelle eventuali successive cessioni
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Le Entrate hanno stabilito che quindi potrà essere oggetto di cessione anche una sola rata, o alcune rate annuali, a seconda delle scelte che verranno fatte dal beneficiario iniziale del bonus

L'altra importante novità è prevista dal decreto Aiuti, che modifica la normativa per la cessione dei crediti di imposta, introducendo la possibilità, per la banca e i soggetti appartenenti a un gruppo bancario, di cedere in ogni momento i crediti già acquistati a favore dei "clienti professionali privati"

L'Abi ricostruisce quindi le possibilità che la normativa riconosce ai diversi soggetti dei bonus casa. Chi sceglie di fare i lavori può decidere di utilizzare il bonus direttamente o cederlo in tutto o in parte all'impresa, a una banca, a un intermediario o ad altri soggetti (quest'ultimi non potranno cederla nuovamente)

Le imprese che hanno fatto lo sconto in fattura possono compensarlo o decidere di girare il credito in tutto o in parte a una banca, a un intermediario o ad altri soggetti (quest'ultimi sempre senza possibilità di cederlo nuovamente)

Le banche e gli intermediari potranno compensare il credito oppure cederlo in tutto o in parte. Fino a due volte all'interno del sistema bancario o di intermediazione finanziaria, per una volta in favore di privati considerati professionali dal Testo unico della Finanza, che non avranno facoltà di cederlo ulteriormente