Fs, ecco il piano industriale: 40mila nuove assunzioni. Nel 2027 Napoli-Bari in due ore
Il Gruppo Ferrovie dello Stato italiane ha presentato il piano industriale. L’amministratore delegato Luigi Ferraris ha spiegato che sono previsti oltre 190 miliardi di investimenti nel nostro Paese nel periodo 2022-2031. "Nell'ambito del piano, i tempi di percorrenza sulle diverse tratte si ridurranno drasticamente”, ha detto. Riorganizzata la struttura in quattro poli di business, ognuno con obiettivi strategici e piani di investimento
Il Gruppo Ferrovie dello Stato italiane ha presentato il piano industriale. L’amministratore delegato di Fs Luigi Ferraris ha spiegato che sono previsti oltre 190 miliardi di investimenti nel nostro Paese nel periodo 2022-2031. Ha aggiunto che sono previste circa 40mila assunzioni nell'arco del piano. Inoltre, il Gruppo ha riorganizzato la propria struttura in quattro poli di business, ognuno con obiettivi strategici e piani di investimento
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"Il Piano Industriale 2022-2031 intende imprimere un'accelerazione agli investimenti e dare maggiore certezza all'esecuzione delle opere nei tempi previsti. Lavoriamo per rendere le nostre infrastrutture sempre più moderne, interconnesse e resilienti e i servizi di mobilità calibrati sulle esigenze dei nostri clienti. Intendiamo promuovere un trasporto collettivo multimodale, raddoppiare la quota di trasporto merci su ferrovia, contribuire alla transizione ecologica anche autoproducendo da fonti rinnovabili almeno il 40% del nostro fabbisogno energetico", ha detto
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Ferraris ha spiegato che, dopo la realizzazione delle opere, i tempi si ridurranno su diverse tratte. "Nell'ambito del piano, i tempi di percorrenza sulle diverse tratte si ridurranno drasticamente. Ad esempio, per andare da Napoli a Bari nel 2027 si impiegheranno solo due ore rispetto alle due ore e mezza attuali". Tra gli altri esempi, ha citato la tratta Torino-Genova (da 1h e 40' fino a circa 1h), Milano-Genova (da 1h e 30' a circa 1h), Milano-Trieste (da 4h e 20' a 3h e 50'), Palermo-Catania (da 3h a 2h), Sassari-Cagliari (da 3h a 2h e 30')
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"Da qua al 2031 si aumenta la capacità di offerta treni dell'ordine del 20%, non solo a livello di Av ma anche a livello regionale. Speriamo con un approccio più integrato di riuscire ad allargare l'offerta di sevizio, pensiamo che la vera sfida sia il trasporto collettivo", ha detto ancora l'amministratore delegato di Fs. Ferraris ha poi spiegato che Fs punta “a raddoppiare la quota delle merci trasportate da qui al 2030". L'obiettivo, ha detto, è passare dell'attuale 11% di merci che viaggia su ferro al 30%
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Per quanto riguarda i ricavi del Gruppo Fs, nel 2031 sono previsti in aumento a circa 22,5 miliardi di euro e l'EBITDA a 3,9 miliardi, con una crescita media annua (CAGR), nell'arco del piano, rispettivamente pari al 6,9% e all'8,2%. Ferraris ha anche sottolineato che il Gruppo punta a essere "più internazionale" e ad aumentare i volumi in Europa e nel mondo da 1,8 miliardi del 2019 a 5 miliardi nel 2031
Arriva anche una nuova governance. "Per valorizzare a pieno le potenzialità di tutte le società del Gruppo e contribuire in maniera determinante a uno sviluppo sostenibile del Paese segnato da eventi straordinari come la pandemia e i conflitti internazionali, è emersa l'esigenza di ridefinire la governance e rivedere la struttura organizzativa in quattro poli di business, ognuno con chiari obiettivi strategici: infrastrutture, passeggeri, logistica e urbano", ha detto l’ad
Il compito del Polo Infrastrutture è garantire l'esecuzione degli investimenti, massimizzare le sinergie industriali, definire e specializzare i ruoli delle diverse infrastrutture. Le società del polo sono Rfi (capogruppo di settore), Anas, Italferr, Ferrovie del Sud-Est. Rfi prevede circa 110 miliardi di investimenti tra manutenzione straordinaria, tecnologie, reti regionali, connessioni porti/interporti, direttrici di interesse nazionale, sicurezza, città metropolitane e connessione aeroporti. Anas prevede 50 mld tra sviluppo rete e manutenzione straordinaria
Il Polo Passeggeri punterà a sviluppare una strategia sempre più focalizzata sulle diverse esigenze dei clienti, soluzioni di integrazione modale, promozione del trasporto collettivo rispetto a quello individuale, favorire politiche e soluzioni di shift modale gomma-ferro. Capogruppo di settore sarà Trenitalia. Il polo nasce con l'obiettivo di unire le società del Gruppo che si occupano di trasporto di viaggiatori su ferro e gomma. Entro il 2031 il Polo investirà circa 15 miliardi
Il Polo Logistica guarderà invece a consolidare il ruolo di operatore di sistema capace di incentivare il trasporto convenzionale e intermodale sul ferro, con una gestione end-to-end di rilevanza europea anche attraverso partnership ad hoc. Capogruppo di settore sarà Mercitalia Logistics. Per raddoppiare la quota di merci movimentata nel 2019 e raggiungere il target al 2031, sono previsti investimenti per 2,5 miliardi di euro
Il Polo Urbano punterà a gestire e valorizzare il potenziale di rigenerazione urbana del patrimonio immobiliare del Gruppo, instaurare partnership per una sempre più efficiente gestione degli asset, garantire un presidio unitario e avere un ruolo di primo piano nei "Piani urbani di mobilità sostenibile". Capogruppo di settore sarà Sistemi Urbani. La crescente urbanizzazione porterà i grandi centri urbani a essere il centro nevralgico della partita sulla sostenibilità in futuro. Investimento da 1,5 miliardi di euro
"La holding svolgerà la funzione di indirizzo, coordinamento, controllo strategico e finanziario sulle capogruppo di settore, che svolgeranno una funzione di indirizzo, coordinamento e controllo operativo sulle società appartenenti al polo", ha precisato Ferraris
Ha aggiunto che, per quanto riguarda Anas, "sono previsti investimenti pari a circa 50 miliardi di euro" tra sviluppo rete, manutenzione straordinaria e altre attività necessarie al completamento del piano. "L'integrazione della società nel polo Infrastrutture, inoltre, sarà alla base dell'accelerazione del percorso di digitalizzazione e connettività delle strade (Smart Road)", ha sottolineato. E "determinante, per massimizzare le sinergie industriali, sarà anche il contributo di Italferr per progettazione e direzione lavori"
La presenza di Rfi e Anas nello "stesso polo Infrastrutture punta a consentire di massimizzare le sinergie industriali, garantendo piena integrazione delle infrastrutture ferroviaria e stradale", ha detto Ferraris, spiegando che Rfi "prevede, nel complesso, circa 110 miliardi di euro di investimenti" tra manutenzione straordinaria, tecnologie, reti regionali, connessioni porti/interporti, direttrici di interesse nazionale, sicurezza e adeguamento, linee turistiche, città metropolitane e connessione aeroporti
"Parliamo di strategia sostenibile, non mettiamo le cose in contrapposizione, da una parte la strategia d'impresa e dall'altra la sostenibilità, per noi è un unicum", ha detto la presidente di Fs Nicoletta Giadrossi. "Il nostro piano sottende alla sostenibilità come parte della strategia su 3 pilastri fondamentali: ambiente, sociale, governance. La parte digitale serve a portare avanti i 3 obiettivi perché sottende a delle competenze trasversali che servono a migliorare la tutela dell'ambiente, essere più sociali e più inclusivi e ad avere una migliore governance"