
Il crollo delle criptovalute: da Luna a Bitcoin, cos'è successo e quanto valgono ora
Negli ultimi giorni il mondo delle crypto è stato travolto da “una tempesta perfetta”, secondo un analista interpellato dal New York Times: dalla guerra in Ucraina alle tensioni sull’economia, ecco che cosa ha causato il collasso sul mercato

Il mondo delle criptovalute è stato travolto da un vero e proprio crollo negli ultimi giorni: come sottolinea il New York Times, il prezzo del Bitcoin ha raggiunto il punto più basso dal 2020, Luna ha perso quasi tutto il suo valore e da lunedì il collasso delle crypto ha bruciato più di 300 miliardi di dollari. (Nelle foto: immagini generiche di criptovalute)
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Come riporta la BBC, al 13 maggio il mercato delle criptovalute ha perso circa un terzo del suo valore di novembre. Un crollo talmente forte che “cryptocrash” è arrivata in tendenza su Twitter e su Google. Oggi il valore totale di quel mercato è stimato in circa 1.120 miliardi di dollari
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Un Bitcoin costa al 13 maggio 27mila dollari, contro un valore massimo di 70mila raggiunto lo scorso anno. Ethereum, la seconda criptovaluta, ha invece perso il 20% del suo valore in 24 ore
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“È una tempesta perfetta”, ha detto un analista al quotidiano statunitense. Il crollo delle criptovalute degli ultimi giorni è il peggiore dal 2018, quando Bitcoin perse l’80% del suo valore. Oggi però sono molte di più le persone a possedere questi strumenti, rendendo l’impatto del collasso più diffuso. Negli Stati Uniti il 16% dei cittadini possiede criptovalute, contro l’1% del 2015
L'approfondimento del New York Times
Le criptovalute hanno raggiunto il loro massimo valore alla fine del 2021, ma la crisi seguita all’invasione russa dell’Ucraina e le paure sull’andamento dell’economia hanno spinto gli investitori a ritirarsi da asset considerati meno stabili: le criptovalute non sono sostenute da autorità, come le banche centrali per le monete “tradizionali”
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I rischi sull’andamento economico hanno aperto la crisi. A spingere verso il baratro le criptovalute è stato però, in settimana, il crollo di Luna, che ha perso quasi tutto il proprio valore. Il collasso ha spinto verso il basso anche TerraUSD, una “stablecoin” collegata proprio al valore di Luna

Gli “stablecoin” sono criptovalute il cui valore è però legato ad altri indicatori di riferimento: il più noto e diffuso è Tether, ancorato al dollaro. Per garantire la parità i fondatori utilizzano riserve di denaro e altri asset facilmente liquidabili, come titoli di Stato. Anche Tether è stata colpita dal crollo, senza però esserne travolta pur scendendo sotto alla parità

Lo scorso autunno negli Stati Uniti il dipartimento del Tesoro - l’equivalente del nostro ministero dell’Economia - ha chiesto al Parlamento di approvare un regolamento per normare il funzionamento degli “stablecoin”, in particolare quelli che si legalo al valore del dollaro. “È necessario, negli ultimi giorni abbiamo visto i rischi che possono materializzarsi”, ha detto la segretaria del tesoto Janet Yellen