
Fisco, scadenze e controlli: le novità in arrivo. Ecco cosa bisogna sapere
Grazie all'approvazione di un emendamento, raddoppia da 30 a 60 giorni il termine per pagare le somme dovute e mettersi in regola una volta ricevuta la comunicazione di irregolarità, frutto dei controlli automatici dell'Agenzia delle Entrate. Salvo modifiche, la novità si applicherà solo per un periodo di tempo

Nei giorni scorsi, le commissioni Finanze e Industria del Senato hanno approvato un emendamento che raddoppia - per un periodo di tempo - il termine per pagare le somme dovute al Fisco, una volta che si riceve la comunicazione di irregolarità
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Come spiega Il Sole 24 Ore, “per il periodo compreso tra l’entrata in vigore della legge di conversione del Dl 21/2022 Taglia-prezzi e il 31 agosto 2022, il termine di cui all’articolo 2, comma 2, del Dlgs 462/1997, è stabilito in 60 giorni”. L'articolo in questione riguarda la riscossione delle somme dovute a seguito dei controlli automatici
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I controlli automatici sono una delle tipologie di verifiche che l’Agenzia delle Entrate effettua sulle dichiarazioni fiscali. Servono a verificare i dati dichiarati dal contribuente e a far emergere l’eventuale presenza di errori o ulteriori somme da versare, nel cui caso l’Agenzia provvederà a mandare una comunicazione di irregolarità
I controlli e le comunicazioni dell'Agenzia delle Entrate
In alcuni casi, e a seguito di ulteriori passaggi, avviene l“iscrizione a ruolo” che, come spiega l’Agenzia, consiste nell’“inserimento di un contribuente nell’elenco dei debitori formato dall’ente creditore (Agenzia delle Entrate, INPS, comuni, ecc) per il pagamento di tributi o altre entrate, sanzioni e interessi"
L'iscrizione a ruolo
Quando questo avviene, “l’ente creditore incarica l’Agente della riscossione di richiedere il pagamento delle somme dovute al contribuente, attraverso l’invio della cartella di pagamento o, in fase di riscossione volontaria, di un avviso di pagamento”
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Come ricorda Il Sole, l'iscrizione a ruolo non viene però eseguita, in tutto o in parte, se si pagano le somme dovute entro un determinato periodo dalla prima comunicazione dell’Agenzia o di quella definitiva emessa a seguito della eventuale rideterminazione delle somme a debito. In questo caso, la sanzione viene anche ridotta a 1/3 di quella ordinaria (10% invece del 30%)
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Normalmente, la persona in questione ha 30 giorni di tempo, ma l’emendamento prevede che ci siano a disposizione 60 giorni di tempo per il periodo compreso tra l’entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge 21/2022 e il 31 agosto 2022

La legge di conversione è ancora al vaglio del Parlamento ma, se non ci saranno modifiche, questa estate le persone che dovranno mettersi in regola avranno il doppio del tempo per farlo. Poi, dal primo settembre, tutto tornerà come prima

Laleggepertutti, testata specializzata in questioni legali, nota però che il decreto non chiarisce fino in fondo se il prolungamento a 60 giorni riguarda gli atti trasmessi al contribuente entro il 31 agosto o i pagamenti degli stessi in scadenza entro tale data. Su questo aspetto, si attende quindi un chiarimento
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