Bitcoin crolla ai minimi dall'estate 2021, ecco quanto vale ora

Economia

Il Bitcoin crolla con il Nasdaq. La crescente inflazione dovuta all'impennata dei costi energetici influenza l'andamento. E così svanisce il sogno della valuta digitale come bene rifugio 

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Bitcoin crolla ai minimi storici da luglio 2021, perdendo circa il 50 per cento del suo valore rispetto a dieci mesi fa. La valuta digitale, che a novembre viaggiava sopra quota 67mila dollari, è scesa infatti a ridosso di 31mila dollari piombando così su livelli che non vedeva dall’estate scorsa. Ad oggi il Bitcoin, in euro, sta sotto quota 30mila. 

I mercati azionari

La crisi dei mercati azionari sta danneggiando tutte le criptovalute. Analisti e addetti ai lavori mettono in evidenza come negli ultimi tempi sia cresciuta la correlazione tra l’andamento dei Bitcoin e il Nasdaq, l'indice tecnologico di Wall Street. Il calo, non a caso, è arrivato dopo la perdita di mille punti del Dow Jones e del crollo del 5% dell’indice Nasdaq di giovedì 5 maggio, che hanno così segnato i cali peggiori in un solo giorno dal 2020.

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Il fattore inflazione

Dietro ai pessimi risultati si trova la crescente inflazione che continua a galoppare di riflesso all’impennata dei costi energetici che costringono le banche a chiudere i cordoni. Come la Federal Reserve degli Stati Uniti che è stata costretta ad aumentare di mezzo punto i tassi di interesse, il più alto dal 2000. Il crollo di Bitcoin è anche coinciso con una forte spinta alle vendite nel settore tecnologico. Anche se con risultati molto meno negativi, assieme a Bitcoin è scesa anche Ether, la seconda criptovaluta più importante al mondo, raggiungendo il valore più basso dalla fine di febbraio

 

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Svanisce il sogno della valuta digitale come bene rifugio

I mercati sono colpiti in questo momento da un sentimento generale di avversione al rischio. Le prospettive economiche per il resto dell’anno parlano di un rallentamento della crescita delle maggiori economie, anche per effetto della guerra in Ucraina e delle sanzioni imposte alla Russia dall’Occidente. Sanzioni cui si aggiunge ora un embargo sul petrolio. Ad aggravare la situazione il riemergere dei contagi di Covid-19 in Cina ed i nuovi lockdown che rischiano di frenare la grande economia asiatica.

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