Borse: Milano e le altre europee chiudono positive. Petrolio ancora sopra 100 dollari

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I segnali contrastanti dei colloqui tra Russia e Ucraina contribuiscono alla volatilità degli indici. Altalena per le Borse asiatiche che poi, tranne Hong Kong, hanno chiuso in rialzo. Dopo un avvio in positivo, i principali Mercati in Europa girano in calo, poi però terminano in rialzo. Ancora alto il prezzo del petrolio

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Mentre in Ucraina continua la guerra russa, restano alti i prezzi del petrolio sui mercati internazionali. Seduta volatile per Milano e le altre Borse in Europa: gli indici oscillano e, dopo una partenza in contenuto rialzo, scivolano e perdono terreno, poi però chiudono positive. Altalena anche per le Borse asiatiche che poi, tranne Hong Kong, hanno chiuso in rialzo. In calo di oltre mezzo punto percentuale anche i future sui principali indici di New York. A contribuire alla volatilità dei Mercati sono i segnali contrastanti dei colloqui tra Russia e Ucraina (UCRAINA: GLI AGGIORNAMENTI LIVE - LO SPECIALE - I VIDEO).

La Borsa di Milano e i Mercati europei

La Borsa di Milano ha avviato la seduta in rialzo. Ma in mattinata Piazza Affari è scivolata in terreno negativo, con il Ftse Mib che a metà giornata cedeva l'1%. A fine seduta infine ha recuperato chiudendo in rialzo. L'indice Ftse Mib ha terminato le contrattazioni in rialzo dello 0,41% a 24.222 punti. Chiusura in rialzo frazionale per le principali Borse europee, che riescono a ribaltare nel finale una seduta trascorsa in territorio negativo per gran parte della giornata. A Londra l'indice Ftse 100 ha terminato le contrattazioni in progresso dello 0,28% a 7.405 punti, a Parigi il Cac 40 è salito dello 0,12% a 6.620 punti a Francoforte il Dax è avanzato dello 0,17% a 14.413 punti. Gli investitori monitorano gli sviluppi della guerra in Ucraina e gli indici provano a resistere alla volatilità che le “tre streghe” - la triplice scadenza di futures e opzioni sugli indici e le opzioni sulle azioni - portano sui listini.

Capo ufficio Zelensky

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L’andamento di petrolio e gas

Il petrolio resta abbondantemente sopra i 100 dollari, con il brent a 107,1 e il wti a 104,1. Poco mosso il gas ad Amsterdam (+0,8%) a 105,9 euro al megawattora. Gli ordini per le consegne di gas naturale russo in Europa tramite gasdotti in transito in Ucraina sono rimbalzati, riporta Bloomberg, mentre le spedizioni dalla Germania alla Polonia sono rallentate, secondo i dati di rete.

Prezzo della benzina oltre due euro nei distributori a Torino, 13 marzo 2022 ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

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Le Borse asiatiche

Si arresta, intanto, il rally delle Borse in Asia. A dare il ritmo all'altalena dei mercati sono stati la Cina e Hong Kong. Alla fine Tokyo ha chiuso in rialzo dello 0,65%, Shanghai e Shenzen hanno guadagnato rispettivamente l'1,12 e lo 0,56%. La Borsa di Hong Kong, invece, ha chiuso gli scambi negativa dopo due sedute di guadagni straordinari superiori al 16% grazie all'impegno espresso dalla Cina sul sostegno alla stabilità dei mercati: l'indice Hang Seng, a causa delle prese di beneficio, ha ceduto lo 0,41%, terminando a 21.412,40 punti. Al di fuori di Hong Kong, i mercati sono stati più calmi, con le azioni giapponesi in rialzo dopo che la Bank of Japan ha annunciato che si atterrà a una politica monetaria accomodante. Anche le azioni australiane sono aumentate dello 0,3%, guidate dal settore energetico.

FRANCE - 2022/03/01: In this photo illustration, Russian banknotes of 5000 rubles seen displayed.
The Russian ruble plunged almost 30% against the dollar after the invasion of Ukraine. The United States and the European Union had declared that they would exclude certain Russian banks from the international system of Swift banking payments. (Photo Illustration by Gerard Bottino/SOPA Images/LightRocket via Getty Images)

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