Borse: Milano chiude a +1,6%, tutti i mercati europei positivi. In calo petrolio e gas

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Piazza Affari e i listini europei in rialzo, anche grazie alla discesa del prezzo del greggio e del gas. Francoforte la migliore a +2,21%. Prosegue la caduta libera del rublo sul dollaro. Male le Borse asiatiche

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Le Borse europee sono in rialzo nella prima seduta della settimana. I listini del Vecchio continente tentano di proseguire sulla strada del recupero, dopo i cali delle scorse settimane ed in un contesto di alta volatilità. Sotto i riflettori la guerra in Ucraina (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE) e le trattative per porre fine al conflitto (INCONTRO USA-CINA A ROMA) mentre si è in attesa delle decisioni della Fed che arriveranno dalla riunione di mercoledì. Il clima positivo sulle Borse è trainato anche dal calo delle materie prime, tra cui il petrolio. Milano chiude la giornata in positivo a +1,6%. La chiusura migliore è di Francoforte (+2,21%, 13.929 punti), seguita da Parigi (+1,75%, 6.369 punti), Madrid (+1,13%, 8.234 punti) e Londra (+0,57%, 7.196 punti).

Piazza Affari in rialzo. Bene industrai e banche, vola Tim

Nell'industria in cima al listino principale Buzzi (+5%), seguita da Interpump (+4,3%) e Iveco (+4,2%). Vola Tim (+4,9%), dopo l'apertura del Cda ad esaminare un'offerta concreta del fondo Kkr. Per le auto molto bene Stellantis (+3,7%). Tra le banche forti in particolare Mediobanca (+4,1%), Bper (+4%), Intesa (+3,6%) e Unicredit (+3,3%). Bene Generali (2,7%) nel giorno del Cda, riunito per approvare i conti del 2021 e la lista da proporre all'assemblea del 29 aprile. In rosso i petroliferi, dall'impiantistica di Tenaris (-2,4%) a Saipem (-0,7%) e Eni (-0,4%). In calo Leonardo (-1,6%), pesanti le utility, da A2a (-1,1%) a Snam (-1%).

Prosegue la caduta libera del rublo sul dollaro

Ancora in caduta libera il rublo mentre prosegue la guerra in Ucraina e si inaspriscono le sanzioni della comunità internazionale a Mosca. Resta in calo il rublo, scambiato a 120,5 sul dollaro.

Petrolio e gas

In flessione l'energia (-0,5%), con il prezzo del petrolio in calo.  Il Wti a fine giornata scende a 101 dollari al barile (-7,3%). Il Brent è a 105 dollari al barile. Il prezzo del gas ad Amsterdam scende in chiusura a 114,5 euro al Mwh (-12,7%). Scese anche le quotazioni a Londra (-12,9%) a 270,9 penny per unità termica (Mmbtu). In calo anche le altre materie prime, con l'oro in calo (-0,3%) a 1.955 dollari l'oncia.

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Le Borse asiatiche

Le Borse asiatiche chiudono contrastate mentre si registra un calo delle materie prime. Pesante la Cina che si trova a fare i conti con una recrudescenza del Covid-19, con le città di Shenzhen e Shanghai parzialmente bloccate per rallentare l'aumento dei contagi. Si guarda anche all'invasione della Russia in Ucraina in attesa dei nuovi negoziati e con l'arrivo di altre sanzioni da parte dell'Europa. Positiva Tokyo (+0,58%). Prosegue la svalutazione dello yen sul dollaro a 117,70, ai minimi in 5 anni. L'indice Composite di Shanghai cede il 2,60%, a 3.223,53 punti, mentre quello di Shenzhen segna un tonfo del 2,93%, attestandosi a quota 2.109,46. La Borsa di Hong Kong affonda coi timori del possibile delisting in Usa di alcune società cinesi finite nel mirino della Sec e il lockdown del vicino polo tecnologico di Shenzhen a causa del Covid: l'indice Hang Seng cede il 4,97%, a 19.531,66 punti, finendo sotto quota 20.000 per la prima volta da metà 2016.

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