
Bonus ristrutturazione 2022, come funziona la detrazione al 50%
L'agevolazione per i lavori di edilizia è stata prorogata a regole invariate fino al 2024. Ma, per evitare frodi, sono stati introdotti nuovi adempimenti per la cessione del credito e lo sconto in fattura: ecco quali

Il bonus ristrutturazione è stato confermato anche per il 2022. La legge di Bilancio ha infatti disposto la proroga dell’agevolazione a regole invariate fino al 2024
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L’agevolazione consiste in una detrazione del 50% per lavori di ristrutturazione edilizia. Nonostante non siano cambiate le indicazioni sui lavori inclusi nell’incentivo, sono stati introdotti nuovi adempimenti per la cessione del credito e lo sconto in fattura
Bonus casa, le novità per chi ristruttura
La Manovra ha disposto la proroga delle detrazioni per le ristrutturazioni edilizie e per la riqualificazione energetica fino al 31 dicembre 2024. Dal 1° gennaio 2022 i contribuenti avranno quindi la possibilità di portare in detrazione fiscale al 50% le spese sostenute per i lavori di riqualificazione edilizia, manutenzione straordinaria e ordinaria (per i condomini) per un massimo di 96.000 euro di spesa
Casa, quando si perdono le detrazioni
Accanto alla possibilità di fruire del bonus ristrutturazione come detrazione in dichiarazione dei redditi, anche per il 2022 sarà possibile optare per la cessione del credito e lo sconto in fattura

Ma per usufruire di una delle due opzioni sarà necessaria la comunicazione del professionista che ha apposto il visto di conformità e che ha quindi effettuato il primo controllo documentale sulla sussistenza dei requisiti per beneficiare del bonus ristrutturazione

La documentazione dovrà essere inviata all’Agenzia delle Entrate, tramite un modulo messo a disposizione sul sito dell’ente, entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui si sono svolti i lavori

Sarà poi necessaria l’attestazione di congruità delle spese rilasciata da un tecnico abilitato che dovrà accertare che nell’esecuzione dei lavori sia stato rispettato il limite massimo dei costi ammissibili per tipologia di intervento

Il ministero della Transizione Ecologica pubblicherà un prezziario specifico, in attesa del quale si potrà fare riferimento alle somme indicate dalle regioni o dalle province autonome o, in difetto, ai valori di mercato previsti in base al luogo dell’intervento

Alcuni esempi di lavori di manutenzione ordinaria per i quali è possibile richiedere il bonus sono: installazione di ascensori e scale di sicurezza; realizzazione e miglioramento dei servizi igienici; sostituzione di infissi esterni e serramenti, rifacimento di scale e rampe, interventi di risparmio energetico

Il bonus ristrutturazioni può essere richiesto da tutti i contribuenti soggetti al pagamento delle imposte sui redditi, residenti o non residenti in Italia, proprietari o titolari di usufrutto di un immobile, locatari o comodatari, soci di cooperative e imprenditori individuali