
Ponte Immacolata, 10 milioni gli italiani in viaggio. Affari per 3,2 miliardi di euro
Il Covid-19 non ferma la voglia di partire per una breve vacanza. Secondo un'indagine di Federalberghi, quello dell'8 dicembre sarà un weekend lungo all'insegna del turismo di prossimità: il 92,3% dei viaggiatori rimarrà in Italia, in molti casi nella regione di casa. La spesa media pro-capite è di 416 euro. Località d'arte e montagna le mete più gettonate

L’aumento dei contagi da coronavirus non sembra spaventare troppo chi vuole viaggiare. Saranno 10 milioni e 118mila gli italiani che lasceranno casa per il ponte dell’Immacolata, secondo quanto emerge dalle previsioni di Federalberghi. Il giro di affari totale è di 3,2 miliardi di euro
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Sarà un ponte all’insegna del turismo nazionale. Il 92,3% di chi si metterà in viaggio resterà in Italia. Solo il 7,7% dei partecipanti alla rilevazione ha scelto una meta all’estero
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Più della metà di chi rimarrà in Italia resterà nella regione di casa (50,8%), mentre il 30,6% andrà in una regione comunque vicina a quella in cui è residente. Il 30,3% di chi partirà guardava da tempo al ponte e ha scelto di prenotare almeno un mese in anticipo
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Ciascun viaggiatore trascorrerà in media tre o quattro notti fuori casa, con una spesa media -comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e attività di divertimento- che si aggira intorno ai 416 euro
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Località d’arte e montagna sono le mete più gettonate, scelte rispettivamente dal 35,2% e dal 25,2% di chi partirà per il ponte. Solo il 12,6% sceglierà il mare, il 5,4% trascorrerà il tempo libero alle terme e il 3,8% al lago. Chi partità per l’estero andrà in larga parte in una grande capitale europea (74,3%)
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La maggioranza degli intervistati (57,9%) ha deciso di andare in vacanza per rilassarsi, il 28,9% per divertirsi e il 18,9% per raggiungere la propria famiglia

La casa di amici o parenti sarà la struttura prescelta dal 36% dei viaggiatori, seguita da alberghi (26,5%) e dai bed and breakfast (11,8%)

Sul budget totale di ogni viaggiatore, le spese maggiori riguarderanno shopping e divertimento (30,7%) seguiti da pasti (28,3%), viaggio (22,3%) e pernottamento (18,7%)

Secondo il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca (in foto) gli italiani hanno deciso di partire per “dimenticare per un attimo le difficoltà” legate ai disagi e alle paure che la pandemia da coronavirus ha portato con sé, e per “concentrarsi su quel che si può, ovvero una piccola e benefica vacanza”

“Se il nostro turismo interno segna un movimento del 92,3% di viaggiatori italiani che partiranno per il ponte dell'Immacolata, questo è un segnale da non trascurare e soprattutto da considerare essenziale per le strategie future. A mio avviso rappresenta un buon auspicio per l'apertura della stagione invernale", ha detto Bocca

Federalberghi guarda al ponte dell’Immacolata “come a una prova generale per l'andamento del comparto nella prospettiva del Natale”, consapevole che “la festività quest'anno cade di mercoledì, offrendo un'occasione ghiotta per i più desiderosi di staccare dalla routine per prolungare il progetto di vacanza”

Da segnalare che chi ha rinunciato alla vacanza spesso lo ha fatto per mancanza di denaro. È così per il 40,3% degli intervistati, mentre il 23% non partirà per motivi familiari, il 18,8% per paura del contagio da Covid-19 e il 12,9% a causa dell’incertezza che ancora rimane sulle misure di contenimento per la pandemia