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Figli, da gennaio parte l'assegno unico. Primi soldi erogati da marzo

Economia

Silvia Monsagrati

Dopo il via libera del consiglio dei ministri l’assegno unico per i figli è pronto a partire dall’anno prossimo. Le domande potranno essere presentate all’Inps a partire da gennaio, mentre i primi assegni saranno erogati da marzo

 

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Figli, l'assegno unico è universale

 

Da gennaio oltre sette milioni di famiglie con figli a carico potranno far richiesta all’Inps per ricevere l’assegno unico. I soldi inizieranno ad arrivare a partire da marzo e saranno versati direttamente sul conto corrente con un bonifico, non più in busta paga. La misura infatti è universale, vale per tutti sia lavoratori dipendenti, che autonomi che disoccupati. L’assegno ingloba e sostituisce tutte le precedenti forme di sostegno per i figli. Si potrà ricevere a partire dal settimo mese di gravidanza e fino al 21esimo anno di vita dei ragazzi (dopo i 21 anni, ha spiegato la ministra Bonetti, si tornerà al sistema di detrazioni in vigore adesso).

 

Assegno unico, gli importi

 

L’importo varia a seconda dell’Isee e può andare da 50 a 175 euro al mese per ogni figlio. Il contributo massimo spetta alle famiglie con Isee sotto i 15mila euro, mentre per chi va oltre i 40mila euro spetta la cifra minima. Per i ragazzi tra i 18 e i 21 anni le cifre scendono e vanno, sempre a seconda dell’Isee, da 25 a 85 euro al mese sempre per ciascun figlio. Il contributo aumenta per le famiglie numerose.

 

Gli importi salgono per famiglie numerose

 

Infatti a partire dal terzo figlio si riceveranno da 15 a 85 euro in più per ogni ragazzo – sempre in base all’Isee - mentre dal quarto figlio in su ci sarà una maggiorazione forfettaria di ulteriori 100 euro al mese. Altri aiuti si aggiungono se le famiglie hanno reddito basso ed entrambi i genitori lavorano.
Il beneficio massimo, per una famiglia con 4 figli e Isee sotto i 15mila euro, può arrivare a più di 1100 euro al mese, cifra che può ulteriormente salire se la mamma ha meno di 21 anni, o se i figli sono disabili. Chi riceve già il reddito di cittadinanza non dovrà fare domanda, ma l’assegno gli verrà corrisposto direttamente dall’Inps

 

Chi ci guadagna e chi ci perde

 

Come detto la misura accorpa tutti i precedenti contributi per i figli. Ci potranno essere dei casi in cui si riceverà di meno rispetto a prima, dal momento che il contributo si calcola in maniera diversa. Ma una norma transitoria farà si che chi già riceveva gli aiuti per i figli e ha un isee entro i 25mila euro riceverà una maggiorazione che compenserà le perdite integralmente il primo anno e parzialmente nei due anni successivi. La maggiorazione sparirà dal 2025