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Il sondaggio su Twitter di Elon Musk vale 21 miliardi di dollari. Lo Skywall

Economia

Lorenzo Borga

La borsa non ha però reagito bene, con cali fino al 6%. E attenzione alle possibili limitazioni delle autorità regolatorie: secondo Giacomo Calef (NS Partners) "serve un'inchiesta". LO SKYWALL

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Elon Musk, uno degli uomini più ricchi del mondo, ne ha combinata un'altra delle sue e ha pubblicato nei giorni scorsi su Twitter un sondaggio per decidere se vendere o meno il 10% delle sue azioni di Tesla, la casa automobilistica da lui fondata. Al sondaggio hanno risposto 3 milioni e mezzo di utenti, facendo prevalere il "sì". Musk ha scritto di averlo indetto perché dovrà probabilmente fronteggiare un aumento delle tasse da pagare, per via del piano del presidente Joe Biden di aumentare le imposte sui super ricchi.

21.000.000.000 dollari

Ma di quanti soldi stiamo parlando? Molti, il 10% del pacchetto azionario di Musk vale infatti 21 miliardi di dollari secondo i calcoli del Wall Street Journal. Si tratta del 2% di tutte le azioni Tesla.

 

Lunedì Wall Street ha reagito male, e il titolo ha perso circa il 4,84%. Anche oggi l'apertura è stata molto negativa, con Tesla che segna una perdita maggiore al 6%. Perché? Quando gli investitori sanno che c'è un'importante vendita in vista l'anticipano e vendono a loro volta i titoli che hanno in portafoglio, prima che il prezzo scenda come è destinato a fare. E c'è inoltre una seconda ragione: un amministratore delegato che vende azioni della propria azienda non si mostra granché convinto del futuro della società.

Ma Elon Musk, lo sappiamo, nella sua genialità ci ha già abituati anche in passato a tweet di questo tipo. A maggio 2020, per esempio, sosteneva che il prezzo delle azioni Tesla era troppo alto. Mentre nel 2018 twittava l'ipotesi di vendere tutte le azioni di Tesla, sostanzialmente ritirarle dal mercato e pagare tutti gli investitori. Anche allora l'annuncio aveva fatto discutere e aveva attirato l'attenzione della Sec, la Consob americana, l'autorità che regola i mercati borsistici negli Stati Uniti. Allora Musk aveva infatti dovuto pagare una multa milionaria e accettare l'obbligo di sentire gli avvocati di Tesla prima di twittare notizie e commenti riguardanti l'azienda. Una regola che evidentemente non è stata granché rispettata.

 

Ascolta l'intervento di Giacomo Calef (NS Partners Country Manager), intervistato a Sky TG24 Business, secondo cui "non si può andare a manipolare il mercato, ci deve essere un'inchiesta. Musk ha fatto così con GameStop, l'ha fatto con il Bitcoin, lo fa con il proprio titolo, il problema qual è? Che gli investitori magari seguono le indicazioni che vengono date da lui, però lui ha delle informazioni che il popolo non ha, che gli investitori non hanno".

Riguarda l'intera puntata di Sky TG24 Business del 9 novembre, in cui è stato ospite anche Davide Iacovoni, Direttore della direzione debito pubblico al Ministero dell'Economia.