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Bonus doccia e rubinetti, pronto il decreto attuativo: cosa prevede
La sottosegretaria alla Transizione ecologica Vannia Gava ha annunciato che il testo è pronto. L’agevolazione è finalizzata a perseguire il risparmio delle risorse e ridurre gli sprechi di acqua

È pronto il decreto attuativo del bonus idrico, anche noto come bonus bagno o bonus docce e rubinetti. Ad annunciarlo è stata la sottosegretaria alla Transizione ecologica Vannia Gava
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L’agevolazione doveva entrare in vigore già a marzo, ma il cambio dell’esecutivo ha fatto ritardare la realizzazione del decreto attuativo. L’incentivo ha come obiettivo il risparmio delle risorse e la riduzione degli sprechi di acqua
Bonus rubinetti, requisiti e come fare domanda
Il bonus docce e rubinetti può essere richiesto una sola volta per un solo immobile e solo per interventi di efficientamento idrico. La dote stanziata è di 20 milioni di euro ed è tratta dal Fondo per il risparmio di risorse idriche. L’incentivo è a esaurimento
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Il bonus è diretto ai titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale su edifici esistenti, nonché di diritti personali di godimento su parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari, per interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua

L’importo massimo del bonus idrico è di 1.000 euro per le spese effettivamente sostenute dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021. Le voci di spesa per le quali è possibile richiedere il bonus sono varie

L’incentivo è valido per la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti

Per la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti

Essendo a disposizione risorse limitate, il bonus idrico verrà elargito secondo l’ordine temporale di arrivo delle domande. Resteranno fuori coloro che faranno pervenire le richieste a esaurimento delle risorse
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Per ottenere il rimborso, bisogna presentare istanza registrandosi su una Piattaforma non ancora accessibile, ma che si troverà all’interno del sito del Ministero della Transizione Ecologica, previa autenticazione accertata attraverso Spid o tramite Carta d’Identità Elettronica

All’atto della registrazione, il richiedente deve fornire le necessarie dichiarazioni sostitutive di autocertificazione; i dati anagrafici e il codice fiscale; l’importo della spesa sostenuta per cui si richiede il rimborso; la quantità del bene e specifiche della posa in opera o installazione; le specifiche tecniche; l’identificativo catastale dell’immobile e deve dichiarare di non avere usufruito di altre agevolazioni fiscali per le medesime spese. Alla domanda bisogna allegare la copia della fattura o della documentazione commerciale