Crisi Evergrande, siamo davvero di fronte a una nuova Lehman Brothers?

Economia

Lorenzo Borga

©Getty

Si tratta davvero di un nuovo "caso Lehman"? Secondo alcuni esperti no, perché Evergrande è meno interconnessa al resto del sistema finanziario cinese rispetto alla banca d'affari americana fallita nel 2008. E perché la Cina non sono gli Stati Uniti. Guarda il video.

La crisi di Evergrande, che sarà chiamata giovedì a ripagare circa 80 milioni di dollari di interessi sul suo debito extra-large, sta agitando i mercati finanziari. La paura è che un suo eventuale fallimento - dato per cento se il governo cinese decidesse di non intervenire, come previsto da Standard and Poor's - possa scatenare un contagio di perdite in tutto il sistema finanziario cinese e dunque anche nel resto del mondo. Il paragone che infatti aleggia è che possa trattarsi di un nuovo "caso Lehman", richiamando quanto accaduto 13 anni fa a New York con il fallimento della banca d'affari americana che innescò definitivamente la crisi finanziaria.

 

Non è però di questo avviso Maria Paola Toschi, Market Strategist JP Morgan Asset Management, ospite a Sky TG24 Business. Ascolta nel video la sua opinione sul tema.

 

Guarda invece qui in basso l'intera puntata di Sky TG24 Business, in cui è stato ospite anche Claudio Bardazzi (Osservatorio Findomestic).

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