Dopo un esperimento di successo condotto in Islanda, l’azienda di moda spagnola famosa per l’utilizzo di colori sgargianti e tessuti particolari, propone ai dipendenti la settimana di lavoro corta. Con un ma…
E’ ancora una proposta e sarà molto interessante leggere il risultato del referendum interno a cui parteciperanno i 504 dipendenti della sede centrale di Barcellona di Desigual. Ma la proposta che Tohmas Meyer, fondatore del brand spagnolo ha fatto ai suoi dipendenti durante una convention – se accolta – potrebbe essere d’esempio e fare proseliti. Tre giorni in ufficio e uno a casa, in smart working. Una settimana corta, anzi cortissima. Il primo tentativo anche in Spagna di ridurre l’orario di lavoro, ma non alla pari, questa volta con un taglio anche allo stipendio.
Settimana di lavoro cortissima
Cinque ore di lavoro a settimana in meno, ma a pagare il conto del tempo risparmiato saranno per metà il lavoratore, per la restante metà l’azienda. Della serie: avrai più tempo per la tua vita ma mi concedi un po’ della tua busta paga che sarà inevitabilmente più leggera. L’obiettivo dichiarato da Meyer che non vuole che questa sia vissuta come un’opportunità imposta è aumentare il benessere dei dipendenti. Da questa operazione saranno comunque fuori i commessi dei punti vendita, i team operativi e della logistica. Ma come detto, si tratta di una proposta ancora e saranno i diretti interessati ad accoglierla oppure a respingerla.
Un referendum interno
Ai 504 dipendenti della sede centrale di Barcellona il prossimo 7 ottobre verrà fornito un questionario da compilare e se il 66% dei voti sarà favorevole, si partirà con il nuovo contratto e il taglio in busta paga. Una sforbiciata del 6,5% ha calcolato l’azienda. La settimana lavorativa sarà ridotta di 5 ore, dalle attuali 39,5 ore a 34,5. "Gli ultimi mesi ci hanno dimostrato che possiamo organizzare il nostro lavoro e i nostri team in modo diverso" ha dichiarato Alberto Ojinaga, amministratore delegato dell’azienda spagnola. "Credo che questa settimana lavorativa di 4 giorni sia una sfida che ci renderà più appetibili come organizzazione, ci permetterà di attrarre i migliori talenti, soprattutto giovani e dimostrerà che siamo un'azienda diversa, dirompente, giovane e ottimista, che si trasforma costantemente e non ha paura di proporre nuove idee" ha proseguito.
L’originalità Desigual
Famoso nel mondo per i colori, le fantasie e i tessuti, ma anche per il mood allegro e i prezzi accessibili, il marchio Desigual nasce a Barcellona nel 1984 e oggi è presente in 89 Paesi del mondo, Italia compresa, con 428 negozi monomarca e 2.700 dipendenti.
Una proposta coraggiosa
"Siamo consapevoli che si tratta di una proposta molto audace, che può creare qualche incertezza - spiega Coral Alcaraz, direttore dell'area risorse umane di Desigual - per noi è essenziale che la misura riceva l'appoggio della maggioranza e che l'impegno di Desigual per l'innovazione, l'equilibrio tra lavoro e vita privata e la flessibilità sia apprezzato”. Un modo anche per ripartire dopo un 2020 che si è chiuso con una discesa delle vendite del 38,8%. Solo l’online ha dato una boccata d’ossigeno ai conti del brand spagnolo, che come altri ha subito gli effetti del Covid. E che spera di tornare in utili nel 2022.