Attesi tra martedì e mercoledì gli ok ai piani dei paesi europei più grandi, Italia compresa. Servirà poi l'approvazione del Consiglio europeo a luglio. Lo Skywall
La Commissione Europea ha valutato positivamente il recovery plan italiano spedito a Bruxelles l'1 maggio scorso. Si tratta del decimo piano nazionale approvato dalla Commissione, assieme a Grecia, Portogallo, Spagna e Germania. Mercoledì è atteso anche il via libera a quello francese.
L'approvazione è uno step necessario perché i fondi che riceverà il nostro paese saranno in parte regalati da contribuenti di altri stati europei. A pagare il Recovery Fund (LO SPECIALE DI SKY TG24) saranno in particolare Germania, Francia e Paesi Bassi. Gli altri governi vogliono dunque essere certi che i fondi saranno spesi come concordato collettivamente. A questo serve l'approvazione di Bruxelles, a cui seguirà - si spera già il 13 luglio - anche la valutazione dei 27 ministri dell'Economia di tutti i paesi membri.
Se tutti i primi recovery plan fossero approvati, la Commissione dovrebbe sborsare già a luglio il 13 per cento del finanziamento complessivo. Si tratta, sommando tutti i paesi, di circa 50 miliardi di euro. Di cui la metà andranno al nostro paese, di gran lunga il maggior beneficiario. Questi soldi vanno trovati sul mercato finanziario dalla Commissione Ue (come fatto la scorsa settimana con i primi 20 miliardi), che poi li girerà agli stati membri. Tra diversi anni, i governi inizieranno a ripagare indietro i fondi (chi più chi meno, l'Italia riceverà più di quanto restituirà), che torneranno alla fine ai creditori privati.