Pensioni, Ape sociale 2021: c'è tempo fino al 15 luglio per fare la domanda
L’anticipo pensionistico, rivolto ad alcune categorie di lavoratori in difficoltà di almeno 63 anni di età e con 30 anni di anzianità contributiva, può essere richiesto fino a metà del prossimo mese. Un’ulteriore scadenza è fissata al 30 novembre ma in questo caso l’Inps considererà le domande solo se i 411,1 milioni di euro di fondi stanziati per quest'anno non saranno esauriti. Requisiti, importo massimo e come richiedere l’indennità: ecco cosa serve sapere
L’Ape sociale è stata prorogata per tutto il 2021 dall’ultima legge di Bilancio, che ha anche previsto un incremento dei limiti di spesa disponibili per la misura: da 323,4 si è passati a 411,1 milioni di euro. Erogata dall’Inps, si tratta di un’indennità - a carico dello Stato - pensata per alcune categorie di lavoratori in difficoltà che abbiano compiuto almeno 63 anni e che non siano già titolari di pensione diretta, né in Italia né all’estero
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La scadenza per le domande è prevista per il 15 luglio 2021. In realtà, è possibile certificare l’esistenza delle condizioni richieste per accedere alla misura anche entro il prossimo 30 novembre, ma in questo caso l’Inps considererà le domande solamente se saranno ancora disponibili le risorse finanziarie stanziate
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La domanda può essere presentata sia da chi raggiunge i requisiti durante il 2021 sia da chi li ha già raggiunti negli anni precedenti ma non ha ancora fatto richiesta all’Inps. L’Ape sociale è stata infatti introdotta per la prima volta nel 2017, inizialmente in via sperimentale
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Ai beneficiari viene riconosciuto un importo mensile che può arrivare fino a un massimo di 1500 euro lordi. L’indennità è corrisposta fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia, oppure per la pensione anticipata. Decorre dal primo giorno del mese successivo alla richiesta di accesso e viene corrisposta per 12 mensilità in un anno. Finisce con il conseguimento della pensione di vecchiaia o di quella anticipata
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L’importo dell’indennità è pari a quello della rata mensile di pensione calcolata alla data di accesso alla prestazione, nel caso in cui risulti inferiore a 1.500 euro, oppure pari a 1.500 euro, nell’ipotesi in cui la pensione è pari o maggiore di detto importo. Per accedere, bisogna aver maturato una pensione di vecchiaia di importo non inferiore a 1,4 volte l'importo della pensione minima Inps (718,20 euro circa). Il beneficio termina in caso di decesso del titolare e non è reversibile ai superstiti. Ai beneficiari non spettano gli assegni al nucleo familiare
I beneficiari dell’Ape sociale sono i lavoratori iscritti nei registri dell’Assicurazione Generale Obbligatoria dei lavoratori dipendenti, quelli iscritti alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi oppure alla Gestione Separata. Questi devono essere disoccupati a seguito di licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale del rapporto di lavoro
L'indennità è ammessa anche per chi aveva un contratto a tempo determinato scaduto, ma solo nel caso in cui - nei 36 mesi antecedenti alla cessazione del rapporto - abbia lavorato per almeno 18 mesi come dipendente e abbia maturato un’anzianità contributiva di almeno 30 anni. In questo caso può essere richiesta solo dopo la conclusione della prestazione di disoccupazione (3 mesi)
Può essere richiesta anche da chi assiste, da almeno 6 mesi, un coniuge o un parente di primo grado con gravi handicap (anche di secondo grado convivente se i genitori o il coniuge di questo sono affetti da patologie o hanno almeno 70 anni); da chi ha una riduzione della capacità lavorativa di almeno il 74%; da chi, con almeno 36 anni di anzianità contributiva, ha svolto negli ultimi 10 anni attività considerate gravose (ad esempio, personale sanitario, manutenzione edifici e facchinaggio)
L’elenco delle attività gravose è consultabile sul sito dell’Inps. Per le donne con figli, i requisiti contributivi sono ridotti di 12 mesi per ogni figlio, fino a un massimo di due anni
Prima di presentare domanda, chi intende richiedere l’Ape sociale deve fare anche domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso al beneficio
La domanda di accesso alla prestazione può essere presentata durante il periodo di verifica dei requisiti, oppure contestualmente a quella di riconoscimento degli stessi. Entrambe le domande devono essere inviate alle sedi territoriali di competenza dell’Inps. Sono ammesse solo in modalità telematica o tramite Patronato