Pensione con lo scivolo allargato di 5 anni: cos'è e come funziona
Il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha inserito nel decreto Sostegni bis un pacchetto di misure per intervenire sul sistema pensionistico. Si tratta della possibilità di uscire dal lavoro su base volontaria fino a 60 mesi prima rispetto ai requisiti richiesti normalmente
Con la fine di Quota 100, si stanno cercando strade per garantire la flessibilità in uscita ai soggetti prossimi alla pensione. Il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha inserito nel decreto Sostegni bis - il cui testo definitivo è atteso in Gazzetta Ufficiale - un pacchetto di misure con interventi anche sul sistema pensionistico
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Orlando ha affermato che i contratti di solidarietà e i contratti di espansione “possono rappresentare una importante anticipazione dello spirito in riferimento a forme di flessibilità sul fronte previdenziale e sarà interessante valutare gli effetti della loro applicazione”
Pensioni, le ipotesi dei sindacati
Il contratto di espansione è uno strumento confermato dalla legge di Bilancio 2021 per tutto l’anno e permette di mandare in pensione su base volontaria i lavoratori fino a 5 anni prima, ossia 60 mesi, rispetto ai requisiti richiesti per la pensione di vecchiaia o anticipata
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Si tratta di un accordo che deve contenere anche un certo numero di nuove assunzioni e ha l’obiettivo di favorire la ristrutturazione delle aziende e il ricambio generazionale. Questa forma di accompagnamento alla pensione era già stata introdotta nel 2019, ma solo per le grandi imprese
Nella legge di Bilancio 2021 il contratto di espansione era stato ampliato andando a comprendere le attività con oltre 250 dipendenti, rispetto agli oltre mille del precedente decreto Crescita del 2019
Con la proposta contenuta nel decreto Sostegni bis si amplia ancora di più la platea dei possibili beneficiari abbassando la soglia per l’accesso al contratto di espansione alle imprese con 100 dipendenti. Nella misura rientrerebbero quindi altre circa 15mila aziende e 27mila dipendenti
Oltre al prepensionamento, si consente anche una riduzione dell’orario di lavoro per i dipendenti che non possono usufruire dello “scivolo allargato” fino a 18 mesi. Questi possono usufruire di una speciale cassa integrazione a costo zero per l’impresa e con una riduzione dell’orario di lavoro fino a massimo il 30%
Secondo i sindacati, però, lo scivolo pensionistico di 5 anni con il contratto di espansione potrebbe essere troppo costoso per le aziende, a meno che non si anticipi l’uscita di soli due anni. In questo secondo caso, però, il prepensionamento risulterebbe poco conveniente per i lavoratori
Il lavoratore che aderisce al contratto di espansione, infatti, riceverebbe un’indennità mensile di accompagnamento alla pensione pari alla pensione maturata al momento dell’uscita il cui costo è a carico dell’azienda, al netto del valore della NASpI che spetta a chi va in prepensionamento
Lo scivolo di 5 anni sulla pensione di vecchiaia potrà essere raggiungibile dai 62 anni, oppure da 37 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e da 36 anni e 10 mesi contributivi per le donne. Nel periodo del cosiddetto "scivolo" il lavoratore incasserà 13 mensilità l’anno, mentre il titolare dovrà occuparsi di versare i contributi fino a conclusione