G7, tassa minima globale al 15% per le multinazionali. Draghi: "Passo storico"

Economia

Secondo il Tesoro britannico, "le maggiori imprese globali, con margini di profitto di almeno il 10%, vedranno il 20% di tutti gli utili al di sopra di tale soglia riallocato e tassato nei Paesi dove effettuano vendite". Gentiloni: "Grande passo verso intesa senza precedenti. Ora dobbiamo espandere questo consenso ai membri del G20 e a tutti i Paesi coinvolti dell'Ocse". Ministro Franco: "Proposta sarà discussa al G20"

I ministri delle Finanze del G7, riuniti a Londra, hanno raggiunto un accordo "sul principio di una aliquota globale minima del 15% per la tassazione delle grandi imprese, applicata Paese per Paese". Lo annuncia su Twitter il Tesoro britannico, parlando di "una stretta sull'elusione fiscale" che farà pagare "la giusta quota" alle multinazionali di Big Tech. Rishi Sunak, cancelliere dello Scacchiere inglese, responsabile delle Finanze e del Tesoro, parla di "accordo storico". Secondo il Tesoro, "le maggiori imprese globali, con margini di profitto di almeno il 10%, vedranno il 20% di tutti gli utili al di sopra di tale soglia riallocato e tassato nei Paesi dove effettuano vendite”. Il ministro dell'Economia, Daniele Franco: "Proposta sarà discussa al G20". Il commissario Ue, Paolo Gentiloni: "Risultati possibili anche grazie al cambio di politica dell'amministrazione Biden". A commentare l'intesa è stato anche il presidente del Consiglio Mario Draghi che ha salutato "con grande soddisfazione l'accordo sulla tassazione delle multinazionali raggiunto a Londra dai ministri delle finanze del G7.  È un passo storico verso una maggiore equità e giustizia sociale per i cittadini".

Yellen e Gentiloni: "Accordo senza precedenti"

Per la segretaria al Tesoro Usa Janet Yellen si tratta di un "impegno senza precedenti che metterà fine alla corsa al ribasso nella tassazione aziendale, assicurando equità per i lavoratori negli Stati Uniti e in tutto il mondo". Anche il commissario Ue Paolo Gentiloni parla di "un grande passo verso un accordo globale senza precedenti sulla riforma della tassazione delle imprese". Secondo Gentiloni "ora dobbiamo fare l'ultimo miglio per espandere questo consenso ai membri del G20 e a tutti i paesi coinvolti nel quadro inclusivo dell'Ocse. La Commissione contribuirà attivamente a queste discussioni multilaterali in corso per garantire il raggiungimento di un accordo ambizioso a luglio".

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Gentiloni: "Momento di ridisegnare le regole"

Per il commissario Ue i risultati sono stai possibili non solo grazie al clima di ottimismo ma anche al cambio di governo negli Usa. "Senza il ruolo di Janet Yellen - ha continuato - e le sue decisioni delle settimane scorse e il suo contributi in questi due giorni sarebbe stato molto difficile avere questo rilancio multilaterale che è il senso di questo G7". "Quando ci sono delle crisi drammatiche è il momento per ridisegnare le regole - ha spiegato Gentiloni - la storia ci dà tantissimi esempi di questo e dopo la crisi drammatica del Covid sul sistema delle tassazioni globali si affermano due principi. Primo che le tasse si raccolgono dove i profitti vengono realizzati e non dove ci sono i quartieri generali delle multinazionali e secondo che tra paesi non può esserci una concorrenza sleale e quindi ci vuole una tassazione minima che sia di base per tutti".

Ministro Franco: "Proposta si basa su due pilastri"

Il ministro dell'Economia, Daniele Franco, a margine della riunione a Londra, ha precisato che la proposta sarà discussa "in sede G20" a luglio a Venezia, con la prospettiva di essere allargata. Franco ha precisato che l'attuazione tecnica richiederà "alcuni anni" e che la proposta del G7 finanze sulla tassazione delle imprese si basa su "due pilastri": un'aliquota minima di "almeno il 15%" per tutte le multinazionali e l'intenzione di tassare il 20% della quota eccedente il 10% dei profitti nei Paesi in cui vengono realizzati. Quando diverrà operativa sarà accompagnata dal superamento della digital Tax, dove già in vigore. C'è totale consenso, tra i Paesi del G7, sulla necessità di "politiche economiche espansive per tutto il tempo che servirà" per uscire dalla crisi creata dalla pandemia, ha detto ancora il ministro. 

Sunak: "Sintonia col ministro Franco su clima e sanità"

"In vista del G20 in Italia, ho parlato con il ministro delle Finanze italiano, Daniele Franco, dell'importanza di entrambe le nostre presidenze nell'affrontare il cambiamento climatico, e delle nostre priorità condivise su standard globali sanitari e una forte risposta economica alla crisi pandemica", ha dichiarato inoltre su Twitter il Cancelliere dello Scacchiere inglese, Rishi Sunak, a conclusione dei lavori del G7 finanziario,

LÕintervento del Presidente IVASS, Daniele Franco, alla Assemblea annuale 2020 dellÕAnia a Roma, 19 ottobre 2020.    MAURIZIO BRAMBATTI/ANSA

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Facebook: "Accogliamo con favore i progressi del G7"

Intanto, con un tweet, il vicepresidente per gli Affari globali di Facebook, Nick Clegg ha fatto sapere che il social network ha accolto con favore la proposta del G7 di impegnarsi per un'aliquota minima globale dell'imposta sulle società nonostante il gigante dei social media rischi di pagare di più. "Accogliamo con favore gli importanti progressi - si legge nel tweet - questo potrebbe significare che Facebook pagherà più tasse e in luoghi diversi".

I Paesi del G7 a Londra

La riunione ministeriale è iniziata ieri ed è proseguita oggi. Per l'Italia ha partecipato Franco e per l'Ue Gentiloni. Dopo l'appello lanciato ieri al riguardo sul Guardian da tre dei ministri invitati (d'Italia, Francia e Germania) assieme al collega della Spagna, erano arrivate le dichiarazioni fiduciose su un'intesa anche da parte del padrone di casa, Rishi Sunak. In un'intervista rilasciata in queste ore alla Bbc, il titolare delle Finanze tedesco, Olaf Scholz, aveva addirittura evocato un accordo destinato a "cambiare il mondo". Soprattutto laddove fosse poi adottato anche nella sede più estesa del G20 a presidenza italiana, di cui fanno parte fra gli altri pure Cina o Russia.

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