Lo spread cala, per il Financial Times è "effetto Draghi": cosa dicono i numeri

Economia

Il calo dello spread, dopo il rialzo di maggio, a cosa è dovuto? L'FT fa l'ipotesi dell' "effetto Draghi". Vediamo cosa dicono i numeri. Guarda il video

Secondo il Financial Times il governo di Mario Draghi sta contribuendo a calmierare lo spread dei titoli di stato italiano nei confronti del Bund tedesco. Nelle ultime settimane infatti - dopo il forte calo successivo alla nomina di Mario Draghi - lo spread Italia-Germania è calato rispetto ai livelli di metà maggio, quando era salito a circa 120 punti al culmine dell'ansia dei mercati finanziari per la possibilità ritirata degli aiuti delle banche centrali. La paura per un ritorno dell'inflazione aveva colpito in particolare i paesi ad alto debito pubblico, come l'Italia.

 

In realtà i numeri non sono univoci: da metà maggio anche il differenziale tra i rendimenti dei titoli spagnoli e quelli tedeschi è calato, di una percentuale simile (leggermente minore) a quanto accaduto allo spread italiano. Evidentemente quindi il movimento verso il basso è anche un trend europeo, e probabilmente non può essere ascritto al solo "effetto Draghi". Va poi considerato inoltre che il maggior acquirente dei titoli di stato italiani è la Banca Centrale Europea, che è dunque l'attore che ne determina maggiormente i prezzi, e dunque i rendimenti.

 

Ne ha parlato a Sky TG24 Business Luca Trabattoni, Country Head Italia di UBP. Guarda nel video il suo commento a riguardo. Clicca invece qui per rivedere la puntata integrale, in cui è stata ospite anche Simona Merzagora (NN Investment Partners).

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