Spread, un anno fa la gaffe di Lagarde: da allora è cambiato tutto

Economia

Il 12 marzo 2020 la presidente della Bce Christine Lagarde disse che non è compito della banca centrale ridurre gli spread tra i paesi dell'Eurozona. Fu la peggiore seduta per Piazza Affari: -17%. Guarda il video

È passato un anno dalle parole di Christine Lagarde (Bce), quando disse che «we are not here to close spreads, there are other tools and other actors to deal with these issues» (il nostro compito non è ridurre gli spread, per farlo esistono altri strumenti e organismi). Fu considerato da tutti un errore, perché esacerbò la grande preoccupazione che montava tra gli investitori finanziari a causa del virus scoperto da pochi mesi. La borsa italiana chiuse la giornata segnando il -17%, perché il nostro paese sarebbe stato il più colpito dalla decisione della Bce.

Come sappiamo, in realtà le cose andarono diversamente. La Bce poco dopo annunciò, contraddicendosi, un nuovo programma di acquisto di titoli - il Pepp - per rispondere alla crisi sanitaria ed economica, che rischiava di distruggere l'area dell'Euro. Da allora, secondo gli ultimi dati, ha acquistato più di 136 miliardi di euro di titoli pubblici e privati italiani (nel grafico andato in onda durante la puntata è contenuto un errore sulla cifra, di cui ci scusiamo). Anche per questo, lo spread tra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi si è ridotto in modo notevole. La Banca centrale europea ha rilanciato anche nell'ultima comunicazione di ieri, quando ha assicurato che gli acquisti di titoli continueranno fino a 1850 miliardi di euro entro marzo 2022 e ha rassicurato che il tasso di inflazione non supererà in modo stabile il limite del 2%. Guarda nel video, a questo proposito, l'intervento di Carlo De Luca, Gamma Capital Markets.

 

Ospiti di Sky TG24 Business sono stati anche Paolo Bricco, giornalista de Il Sole 24 Ore che ha risposto ad alcune domande sull'anniversario della nascita di Gianni Agnelli, e Daniele Contini, country manager di Just Eat Italia, intervistato sul contratto di lavoro dipendente attivato dalla società per i suoi rider. Clicca qui per vedere la puntata integrale.

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